Per chi non deve guadarsi da vivere con essa..
Albert Eistein (1879-1955)
E' da tanto tempo che desideravo proporre alla mie amiche la lettura di un libro veramente piacevole ed insolito che narra la vita quotidiana che si dipana in un piccolo villaggio abitato da persone anziane e tutte a loro modo particolari....
Se avete tempo, oltre alla ricetta che propongo oggi, leggete le poche righe di introduzione che ho trascritto fedelmente!!
Dal balcone di casa sua Juliette, (centouno anni, un mese e quattro giorni) tiene sotto controllo i movimenti di ciascuno dei nove anziani residenti a Pouligeac uno sperduto villaggio di montagna delle Alte Cevenne: meglio della televisione. Di fianco alla quale, peraltro, Juliette, ha sistemato la propria lapide fatta scolpire con congruo anticipo per evitare brutte figure quando arriva l'ora: l'attempata signorina appartiene infatti alla scuola del "facciamoci trovare sempre in ordine".
Tra un insulto e un convenevole-gli abitanti si conoscono da ere e si scambiano squisitezze con assidua e affettuosa perfidia-trascorre la vita tranquilla e apparentemente immutabile di Robert, detto il Petoso, di Franz Il Crucco, di Martine la Svampita, di Léonie La Talpa...soprannome misterioso per una che a ottantasette anni cerca disperatamente di perdere la verginità.
Poi coi sono Ernest, Aurélie e sua madre La Vispetta, Ginette e Paulette ed infine c'è suo figlio Pierrot detto Il Piccinino.
Un ragazzo di quarantasette anni, l'unico della sua generazione, ad essere rimasto in paese per non lasciare sola la sua mamma.
Pierrot è un generoso tutto fare, si occupa della spesa per gli anziani e di ogni sorta di riparazioni e manutenzione nel loro vecchi casali: in altre parole è una presenza vitale.
Fin quando all'improvviso la madre viene meno e lui decide di abbandonare il villaggio per cercare una moglie e farsi una famiglia in città.
Come sopravvivere se Pierrot parte?
Chi provvederà ai bisogni quotidiani?
Il gruppetto di anziani non rassegna all'amara prospettiva di perdere il Piccinino; occorre escogitare qualcosa e,a quanto pare, il solo modo per trattenerlo è trovargli una sposa conveniente.
Con un guizzo di folle intraprendenza i folli cospiratori allestiscono in casa di Juliette una postazione Internet e, attraverso questa magia che non comprendono, riescono ad attirare in paese Tatiana una ragazza russa in cerca di fidanzato.
Forse, se le cose vanno nel modo sperato a Pouligeac si tornerà ad impastare il pane come usava dire Juliette...
Care amiche se riuscite a trovare questo libro , credetemi, vale veramente la pena di leggerlo!!!!
Ed ora la ricetta che di particolare ha un ingrediente insolito e, almeno per i miei gusti, gradevole: le Alghe Selvatiche Atlantic Kombu.
Tempo di preparazione : circa 25' per il risotto e 30'/40' per l'ammollo delle alghe
Costo: medio
Difficoltà:*
INGREDIENTI per 4 persone
320 gr di riso per risotti
200 gr di funghi champignon
1 cipollina piccola
1 spicchio d'aglio
4-5 cucchiai di olio extravergine
30 gr di Alghe Atlantic Konbu
2 dadi per brodo vegetale
I funghetti vanno puliti con di carta da cucina inumidita e tagliati a fettine....
Ecco qui sotto la foto del sacchetto contenente le alghe in questione che ho usato...
Si presentano scure e rigide....
Ma dopo un ammollo di circa 30'/40' ecco il bellissimo colore che appare quasi per incanto....
Vanno strizzate con delicatezza, tamponate con carta da cucina e tagliate a striscioline più piccole...
Per il momento mettere da parte....
In un tegame antiaderente soffriggere una cipollina tritata finemente e aggiungere i funghetti tagliati a fettine...
Farli rosolare ...
Unire ora il riso che va mescolato con cura e fatto tostare un paio di minuti...
Aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco, mescolare per bene e farlo evaporare quasi del tutto...
Unire un paio di dadi per brodo vegetale e, man mano, l'acqua calda
al bisogno...
In tutto la cottura del risotto dura 15'/18' a seconda del riso usato.
Nel frattempo porre 2 cucchiai di olio in un altro tegame, far soffriggere uno spicchio d'aglio schiacciato con il palmo della mano ( va eliminato a fine cottura) e far insaporire le alghe messe da parte precedentemente...
Farle saltare in padella per qualche minuto ...
Quindi aggiungerle al risotto verso la fine della sua cottura....
Far insaporire un poco quindi non rimane altro che impiattare...
Cospargere con un poco di parmigiano e...il primo è servito!!!!
3 commenti:
Amica mia.. mi hai assolutamente convinto sia per il libro sia per questo piattino delizioso! :) Non ho mai assaggiato le alghe, sai? Ti abbraccio forte forte e ti mando un bacione! Sei unica..
ciao cara Grazia
questa insolita ricetta credo che dovrei provarla per non lasciare intentata ogni opzione legata al gusto del mare! ^_^
Ho poi letto con piacere l'introduzione che hai voluto dedicarci di questa che credo debba essere una piacevole lettura, mi adopererò alla ricerca di questo libro ^-^.
Un caro abbraccio e un augurio di sereno w.e.
Ciao, non ho mai assaggiato le alghe ma la tua ricetta mi incuriosisce, devo trovarle... Un altro bellissimo libro da aggiungere alla lista. Bacio.
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