Vi piace così "nature"?
Oppure con lo zucchero a velo?
O meglio ancora con il cioccolato sparso a piene ..... mani?
Comunque è sempre lui il dolce che ho preparato per festeggiare a distanza il compleanno di mio figlio che domani compirà 32 anni!
Sembra veramente ieri, ma il ricordo è ancora vivissimo, come pure è indelebile il giorno in cui nacque la mia bimba che ormai ha compiuto 30 anni.
Il 2 dicembre 1976 era una bellissima giornata di sole.
Io avevo 34 anni, opima, anzi decisamente piriforme, con una gran crocchia di capelli tenuta su miracolosamente da sole 4 forcine.
Ricordo che partorii quel giorno, parto pilotato, perché il mio ginecologo poteva essere presente solo quel pomeriggio presso la Clinica Universitaria.
Non desidero tediare nessuna di voi con il racconto di quell'evento, anche perché è un fatto squisitamente personale, ma da quel momento il mio cielo, il mio firmamento è stato illuminato da due soli bellissimi che non sono mai stati oscurati da nubi o velati da piogge.
E quando penso a loro, istintivamente sorrido, il cuore mi si gonfia di indicibile tenerezza, e ringrazio il cielo, la terra ...tutto quello che si può ringraziare per avere avuto una fortuna simile.
Sono fortunata, lo so.
I miei ragazzi sono cresciuti forti e sani interiormente ed esteriormente e questa fortuna si è raddoppiata perché la loro e la mia vita si è arricchita ulteriormente grazie alle persone che hanno scelto per formare le loro famiglie.
Simone, bloccato a Milano per il maltempo, era ed è dispiaciuto perché questo sarà il primo compleanno che non potrà festeggiare con la sua famiglia.
Io ho cercato di consolarlo dicendogli che lo festeggerà con la sua ragazza, che comunque sarebbe venuta qui a banchettare insieme agli altri componenti la famiglia.
Ho comprato una quantità incredibile di cibo, anche per i carabinieri a cavallo credo , poi .... man mano che la neve cadeva e mi rendevo conto che le strade sarebbero state impraticabili e non solo qui, ho cominciato a stivare tutto il possibile nel congelatore.
Che ora è stracolmo.......
Quando ho parlato del mio tour a Milano non ho voluto infilare tra una foto e l'altra un momento particolare che ricordo con vivissimo piacere e che spero di rinnovare a breve!!
Ho incontrato NORA!!!!
Proverò a descriverla.
Già il nome è delizioso, breve, elegante e mi ricorda la protagonista di Casa di Bambola di Ibsen (spero di non sbagliare!)
Ho parlato di lei in passato e quindi non mi ripeto, ma incontrarla in quel bar a Milano (vicinissimo all'uscita della metropolitana, quindi una scelta strategica, visto il mio senso di orientamento pari a zero) dove io, dietro suggerimento di mio figlio le avevo dato appuntamento è stato emozionante!!
Caschetto biondo, occhi azzurri (la prossima volta devo controllare meglio!!), eleganza raffinata e discreta, voce gradevolissima, ma l'avevo già sentita per telefono e mille cose da raccontare come se dovessimo colmare un periodo immenso di lontananza.
Queste sono le cose che arricchiscono veramente la vita: l'amore per i figli e una nuova amica che senti vicina, con cui sai di aver in comune una miriade di interessi, che ti sa ascoltare e che ascolteresti per mille ore.
A prestissimo deliziosa ed adorabile Nora : so che sarai un'appassionata guida per tutti i luoghi belli di Milano in cui mi vorrai condurre!!!
A lei devo la ricetta di questo dolce che il mio spirito contorto e bizzarro ha modifica in parte, ma di cui , per correttezza darò la ricetta.
Come è evidente ho usato uno stampo nuovo, in solido alluminio (costo 8 €), che ho acquistato insieme a quello in cui ho preparato il "Dolce ai due cioccolati" postato di recente.
Magari lo userò solo in questo periodo, ma mi potrò sfrenare a fare tante stelle di Natale da regalare ad amici e sostenitori.
La presentazione non è molto curata anche perché avevo fretta di fotografarlo ed immediatamente portarlo in tavola dove mio genero che l'aveva già adocchiato scalpitava per assaggiarlo.
E si vede che sono andata di fretta perché Valentina ed io abbiamo sparso lo zucchero a velo e la cioccolata in polvere direttamente sul piano di lavoro, per fare prima.
Le foto però credo rendano l'idea...
Devo avvertire, qualora fosse possibile trovare uno stampo grande come questo, che il dolce è un tantino pesante (non come digeribilità, in quanto a quello se ne va via come l'acqua).
E' parecchio lungo per cui occorre cautela nel momento in cui viene sformato e messo nel piatto di servizio.
Nel caso usate un cartoncino od un vassoio ritagliato nella misura del dolce , foderato di carta stagnola e decorato con pizzi da pasticceria.
Come l'altro stampo anche questo va pennellato con cura di burro fuso (raccomando l'uso della pennellessa da cucina perché consente un imburramento omogeneo con un risparmio di tempo e di burro). ed un successivo infarinamento dello stampo a cui seguirà l'eliminazione dell'eccesso della farina.
Le immagini allegate hanno un sequenza un po' demenziale, ma ieri sera, dopo aver smarrito la cartella foto relativa al dolce..... ahahah (si faceva le vasche tra i documenti) ho acquisito le immagini facendo qualche errore ma, a mezzanotte magari un neurone dorme mentre l'altro comincia a russare sommessamente....
Bastaaaaa!!! ora dç la ricetta di Nora seguita dalla mia con poche modifiche.
Tempo di preparazione : circa 30'/40' a dir tanto
Costo: medio
Difficoltà: **
Ingredienti della ciambella di Nora
300 gr di farina 00
300 gr di zucchero
300 gr di ricotta
100 gr di burro
3 uova
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
una manciata di uvetta chiara
Ingredienti della Stella di Mammazan
350 gr di farina 00
24 gr di lievito vanigliato per dolci (una bustina e mezza)
200 gr di zucchero
320 gr di ricotta ( quella contenuta nella confezione)
3 uova
50 gr di torroncini bianchi
60 gr di uvetta cilena gigante bianca
60 gr di maraschino per l'ammollo
1 pizzico di sale
La preparazione vale per tutte e due le ricette per tutte e due le ricette.
Come sempre setacciare due volte farina e lievito e trasferire il tutto in una capace scodella.
Mettere in ammollo l'uvetta nel maraschino almeno 30' prima di cominciare a fare il dolce.
Far sciogliere il burro nel microonde per alcuni secondi, quindi pennellare e infarinare lo stampo in modo da averlo pronto all'uso al momento opportuno.
Versare nel bicchiere del robot la ricotta ben asciutta, lo zucchero, le uova leggermente sbattute azionando il mixer qualche secondo ad ogni elemento aggiunto.
Strizzare l'uvetta e aggiungere il maraschino al miscuglio ospitato nel robot.
Frantumare con il batticarne i torroncini ( quelli che adopero sono dei torroncini bianchi incartati singolarmente) e aggiungerli alla farina a cui si può unire l'uva passa precedentemente strizzata.
Mescolare con cura.
A questo punto...ormai siamo alla fine versare il frullato ricotta-zucchero uova nella farina.
Mescolare diligentemente non aggiungendo altri liquidi anche se viene la tentazione di farlo
Versare nello stampo a cucchiaiate la metà del composto delle gocce di cioccolato e coprire con l'altra metà.
Sbattere lo stampo sul piano di lavoro per farlo assestare e prima di infornarlo coprilo con un foglio di alluminio che verrà eliminato passati almeno 25' per consentire la doratura superficiale.
Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 170°/180° .
Eseguire la prova di cottura dell'interno immergendo uno stuzzicadenti: se il dolce è cotto perfettamente deve risultare asciutto.
Far raffreddare lo stampo su una grata e sformare la stella solo quando è perfettamente fredda, facendo attenzione perchè il dolce è lungo e pesante.
Decorare a piacere come appare in foto o, come ha fatto Nora versare una glassa bianca e decorare con fiori di canditi ritagliati con stampini mignon.
E' un dolce semplice ma soprattutto buono.
A mia figlia ho dato la codona della stella e le fette che appaiono qui sopra sono tagliate dalla testa e come sempre...BUON APPETITO!!!!
Oppure con lo zucchero a velo?
O meglio ancora con il cioccolato sparso a piene ..... mani?
Comunque è sempre lui il dolce che ho preparato per festeggiare a distanza il compleanno di mio figlio che domani compirà 32 anni!
Sembra veramente ieri, ma il ricordo è ancora vivissimo, come pure è indelebile il giorno in cui nacque la mia bimba che ormai ha compiuto 30 anni.
Il 2 dicembre 1976 era una bellissima giornata di sole.
Io avevo 34 anni, opima, anzi decisamente piriforme, con una gran crocchia di capelli tenuta su miracolosamente da sole 4 forcine.
Ricordo che partorii quel giorno, parto pilotato, perché il mio ginecologo poteva essere presente solo quel pomeriggio presso la Clinica Universitaria.
Non desidero tediare nessuna di voi con il racconto di quell'evento, anche perché è un fatto squisitamente personale, ma da quel momento il mio cielo, il mio firmamento è stato illuminato da due soli bellissimi che non sono mai stati oscurati da nubi o velati da piogge.
E quando penso a loro, istintivamente sorrido, il cuore mi si gonfia di indicibile tenerezza, e ringrazio il cielo, la terra ...tutto quello che si può ringraziare per avere avuto una fortuna simile.
Sono fortunata, lo so.
I miei ragazzi sono cresciuti forti e sani interiormente ed esteriormente e questa fortuna si è raddoppiata perché la loro e la mia vita si è arricchita ulteriormente grazie alle persone che hanno scelto per formare le loro famiglie.
Simone, bloccato a Milano per il maltempo, era ed è dispiaciuto perché questo sarà il primo compleanno che non potrà festeggiare con la sua famiglia.
Io ho cercato di consolarlo dicendogli che lo festeggerà con la sua ragazza, che comunque sarebbe venuta qui a banchettare insieme agli altri componenti la famiglia.
Ho comprato una quantità incredibile di cibo, anche per i carabinieri a cavallo credo , poi .... man mano che la neve cadeva e mi rendevo conto che le strade sarebbero state impraticabili e non solo qui, ho cominciato a stivare tutto il possibile nel congelatore.
Che ora è stracolmo.......
Quando ho parlato del mio tour a Milano non ho voluto infilare tra una foto e l'altra un momento particolare che ricordo con vivissimo piacere e che spero di rinnovare a breve!!
Ho incontrato NORA!!!!
Proverò a descriverla.
Già il nome è delizioso, breve, elegante e mi ricorda la protagonista di Casa di Bambola di Ibsen (spero di non sbagliare!)
Ho parlato di lei in passato e quindi non mi ripeto, ma incontrarla in quel bar a Milano (vicinissimo all'uscita della metropolitana, quindi una scelta strategica, visto il mio senso di orientamento pari a zero) dove io, dietro suggerimento di mio figlio le avevo dato appuntamento è stato emozionante!!
Caschetto biondo, occhi azzurri (la prossima volta devo controllare meglio!!), eleganza raffinata e discreta, voce gradevolissima, ma l'avevo già sentita per telefono e mille cose da raccontare come se dovessimo colmare un periodo immenso di lontananza.
Queste sono le cose che arricchiscono veramente la vita: l'amore per i figli e una nuova amica che senti vicina, con cui sai di aver in comune una miriade di interessi, che ti sa ascoltare e che ascolteresti per mille ore.
A prestissimo deliziosa ed adorabile Nora : so che sarai un'appassionata guida per tutti i luoghi belli di Milano in cui mi vorrai condurre!!!
A lei devo la ricetta di questo dolce che il mio spirito contorto e bizzarro ha modifica in parte, ma di cui , per correttezza darò la ricetta.
Come è evidente ho usato uno stampo nuovo, in solido alluminio (costo 8 €), che ho acquistato insieme a quello in cui ho preparato il "Dolce ai due cioccolati" postato di recente.
Magari lo userò solo in questo periodo, ma mi potrò sfrenare a fare tante stelle di Natale da regalare ad amici e sostenitori.
La presentazione non è molto curata anche perché avevo fretta di fotografarlo ed immediatamente portarlo in tavola dove mio genero che l'aveva già adocchiato scalpitava per assaggiarlo.
E si vede che sono andata di fretta perché Valentina ed io abbiamo sparso lo zucchero a velo e la cioccolata in polvere direttamente sul piano di lavoro, per fare prima.
Le foto però credo rendano l'idea...
Devo avvertire, qualora fosse possibile trovare uno stampo grande come questo, che il dolce è un tantino pesante (non come digeribilità, in quanto a quello se ne va via come l'acqua).
E' parecchio lungo per cui occorre cautela nel momento in cui viene sformato e messo nel piatto di servizio.
Nel caso usate un cartoncino od un vassoio ritagliato nella misura del dolce , foderato di carta stagnola e decorato con pizzi da pasticceria.
Come l'altro stampo anche questo va pennellato con cura di burro fuso (raccomando l'uso della pennellessa da cucina perché consente un imburramento omogeneo con un risparmio di tempo e di burro). ed un successivo infarinamento dello stampo a cui seguirà l'eliminazione dell'eccesso della farina.
Le immagini allegate hanno un sequenza un po' demenziale, ma ieri sera, dopo aver smarrito la cartella foto relativa al dolce..... ahahah (si faceva le vasche tra i documenti) ho acquisito le immagini facendo qualche errore ma, a mezzanotte magari un neurone dorme mentre l'altro comincia a russare sommessamente....
Bastaaaaa!!! ora dç la ricetta di Nora seguita dalla mia con poche modifiche.
Tempo di preparazione : circa 30'/40' a dir tanto
Costo: medio
Difficoltà: **
Ingredienti della ciambella di Nora
300 gr di farina 00
300 gr di zucchero
300 gr di ricotta
100 gr di burro
3 uova
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
una manciata di uvetta chiara
Ingredienti della Stella di Mammazan
350 gr di farina 00
24 gr di lievito vanigliato per dolci (una bustina e mezza)
200 gr di zucchero
320 gr di ricotta ( quella contenuta nella confezione)
3 uova
50 gr di torroncini bianchi
60 gr di uvetta cilena gigante bianca
60 gr di maraschino per l'ammollo
1 pizzico di sale
La preparazione vale per tutte e due le ricette per tutte e due le ricette.
Come sempre setacciare due volte farina e lievito e trasferire il tutto in una capace scodella.
Mettere in ammollo l'uvetta nel maraschino almeno 30' prima di cominciare a fare il dolce.
Far sciogliere il burro nel microonde per alcuni secondi, quindi pennellare e infarinare lo stampo in modo da averlo pronto all'uso al momento opportuno.
Versare nel bicchiere del robot la ricotta ben asciutta, lo zucchero, le uova leggermente sbattute azionando il mixer qualche secondo ad ogni elemento aggiunto.
Strizzare l'uvetta e aggiungere il maraschino al miscuglio ospitato nel robot.
Frantumare con il batticarne i torroncini ( quelli che adopero sono dei torroncini bianchi incartati singolarmente) e aggiungerli alla farina a cui si può unire l'uva passa precedentemente strizzata.
Mescolare con cura.
A questo punto...ormai siamo alla fine versare il frullato ricotta-zucchero uova nella farina.
Mescolare diligentemente non aggiungendo altri liquidi anche se viene la tentazione di farlo
Versare nello stampo a cucchiaiate la metà del composto delle gocce di cioccolato e coprire con l'altra metà.
Sbattere lo stampo sul piano di lavoro per farlo assestare e prima di infornarlo coprilo con un foglio di alluminio che verrà eliminato passati almeno 25' per consentire la doratura superficiale.
Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 170°/180° .
Eseguire la prova di cottura dell'interno immergendo uno stuzzicadenti: se il dolce è cotto perfettamente deve risultare asciutto.
Far raffreddare lo stampo su una grata e sformare la stella solo quando è perfettamente fredda, facendo attenzione perchè il dolce è lungo e pesante.
Decorare a piacere come appare in foto o, come ha fatto Nora versare una glassa bianca e decorare con fiori di canditi ritagliati con stampini mignon.
E' un dolce semplice ma soprattutto buono.
A mia figlia ho dato la codona della stella e le fette che appaiono qui sopra sono tagliate dalla testa e come sempre...BUON APPETITO!!!!