Perchè ancora una ricetta dedicata ai biscotti alla lavanda?
E' molto semplice: ho comprato degli stampini nuovi, costosi, circa 1 € l'uno, avevo la lavanda destinata ad un'altra ricetta che non ho preparato, e allora eccoli qui profumati, carini ed invitanti!!!!!
Arricchisco questo scarno post con le immagini delle casette in miniatura che vengono realizzate con pazienza certosina da alcuni artigiani di Luserna , i quali con grande passione e precisione, le realizzano e che hanno motivo di apparire come elemento d'arredo in paesi di collina o mezza montagna come quelli in cui vivo......
Nelle case di vacanza marine è possibile vedere una profusione di soprammobili realizzati con conchiglie che sembrano talmente belli da essere oggetti di idee regalo e che una volta portati e posizionati nelle case di città......stonano e diveventano dei "ciapapuer" (in piemontese: raccogli polvere).
Portagioie stracolme di piccoli gusci di telline pazientemente incollati, posacenere, quadretti con vedute marine o una serie di nodi da marinaio quasi impossibili da realizzare......
Senza parlare di cuscini, presine, grembiuli, strofinacci sempre monotematici.....
Qui da noi invece in alcune case è possibile trovare degli oggetti in legno realizzati da artigiani del luogo o portati da regioni vicine.....
Quante coppe dell'amicizia (quelle con tanti becchi da cui ogni invitato può bere, acquistati in Val d'Aosta per esempio) mi è capitato di vedere!!!!
Questa casetta in miniatura è stato il regalo di Natale fatto dai figli alla mia amica Margherita ,che mi vide tempo fa arrivare a casa sua con tanto di fondale, sempre lo stesso che adopero quando fotografo i miei piatti, le luci, le prolunghe e tutto il resto....
Un regalo importante, visto il costo di una tale realizzazione.......
Ho fatto tanti particolari affinchè fosse ben visibile l'accuratezza con cui l'artigiano aveva realizzato questa miniatura....
Quando venimmo qui per acquistare la casa che doveva essere solamente la casa delle vacanze, il rustico, che poi divenne la nostra residenza definitiva, aveva questo aspetto....
Questa che appare nelle foto pur essendo una costruzione che più rustica non potrebbe essere, è ancora abbastanza graziosa.....
Quella che invece noi visionammo circa 30 anni fa sembrava veramente un pollaio, con le mucche del vicino che mangiavano il fieno in quelle che erano le cantine al piano terra e che sarebbero diventate in seguito il laboratorio di restauro per mio marito (con il temosifone) e lo pseudo laboratorio fotografico per me (senza).
Ricordo ancora che la temperatura d'inverno, era costantemente ad 8° e l'uso di una stufetta elettrica non riusciva a migliorare di molto la situazione....
Io dovevo usare i bagni di sviluppo a 20° (altrimenti le immagini sulla carta fotografica che avevo stampato non si sarebbero mai sognate di apparire) e quindi immergevo nelle bacinelle contenenti i prodotti chimici delle altre bacinelle contenenti acqua bollente per portarle a temperatura..... un bagno maria al contrario insomma....
Finita la stampa degli ingrandimenti che dovevano documentare il restauro dei reperti archeologici fatto da mio marito, salivo in casa (il rustico era aricolato su due piani) finivo il riasciacquo delle foto nella vasca da bagno ( le stampe erano sempre parecchie) e poi le appiccicavo sulle piastrelle del bagno per farle asciugare....
Per fortuna era stata inventata la carta con supporto plastico ed autosmaltante per cui non c'era bisogno di usare la smaltatrice, in più quella carta essendo indeformabile era fantastica per quando dovevo stampare dei reperti in scala ridotta o 1:1.... così le dimensioni dell'oggetto non cambiavano con l'essiccamento della carta!!
Temo di essermi lasciata andare troppo in là con i ricordi... ma le ore passate in camera oscura a stampare migliaia di foto o a fotografare oggetti in piena estate con due lampade da 500 watts adosso è veramente ancora molto vivo....
Eppure, fotografare mi piace sempre molto...e si vede, anche se l'oggetto delle mie cure è cambiato.
A differenza delle foto di vivande in cui spesso mi lascio andare a interpretazioni fantasiose, le foto che dovevano documentare i vari reperti archeologici dovevano essere molto rigorose: fronte, retro, profilo destro e sinistro quando l'oggetto era particolarmente bello.....
E invece ecco qui i miei stupidi biscottini che voglio regalare idealmente a tutte le mie amiche ed in particolare a Rosaria che mi ha scritto di recente, a Nora ( non sono delle blogger) e a degli amici di una vita che mi seguono con l'affetto e curiosità tanto per scoprire cosa continua a conbinare questa vecchia pazza che una ne pensa e cento ne fa.....
Caro Antonio e Graziella: abbiamo in comune il cognome e tanto affetto, grazie per seguirmi sempre e per esservi ...lamentati con mia madre che dopo Natale avevo scritto poco.
Ma non è VERO!!!!!!
Ecco qui allora la ricetta semplice e facile: cosa ci vorrà mai ?
Burro, farina, la lavanda, altrimenti che biscotti alla lavanda sarebbero.....
Un pò di pazienza.....
Veramente pochissima, viste le dimensioni dei biscotti.....
Certamente gli animaletti di qualche post fa mi avevavo fatti dannare di più!!!!!!
Tempo di preparazione: circa 15' per l'impasto e 30' per il riposo della frolla
Costo: basso
Difficltà:*
Ingredienti
1 gr e 1/2 di fiori di lavanda
70 gr di zucchero di canna
135 gr di burro
230 gr di farina 00
30 gr di maizena
1 uovo piccolo
1 pizzico di sale
la buccia di 1 limone non tratttato
Frullare le farine con in fiori di lavanda che, vista la stagione , sono ormai ben secchi.
Aggiungere nel biccchiere del mixer il burro a temperatura ambiente e tutti gli altri ingredienti....
Azionare il robot giusto il tempo necessario per la formazione di una palla che andrà lavorata brevemente, avvolta con pellicola trasparente e posta nella parte bassa del frigo per almeno 30'.
A questo punto, con il matterello stendere una sfoglia alta 2 o 3 millimetri e ricavare con i tagliabiscotti che si hanno a disposizione tante formine che verranno disposte sul varie placche ricioperte da carta da forno...cosparse di zucchero e bucherellate come appare in foto.
Queste altre formine sono state realizzate con altri tagliabiscotti semplici e dentellati e i piccoli elementi decorativi sono stati ricavati da altri stampini a forma di cerchetti, di stella e di mezzaluna...
E incollati passando semplicemente il dito inumidito di acqua.... è sufficiente!!!
Vanno quindi infornati nella parte alta del forno preriscaldato e ventilato a 170° per 10'/12'....
Credo sia inutile ripetere che, passati io primi minuti vanni controlati.... affinche non diventino belli e abbronzati!!!!
Solamente Obama è bello anche se abbronzato....i biscotti proprio NO!!!!!!!