lunedì 26 marzo 2012

Vitel tonné speed and cheap e....Pedigree di Simenon



Conoscere le nostre paure è il miglio metodo per occuparci delle paure altrui...


Carl Gustav Jung ( 1875-1961)







Una volta preparavo il vitel tonné con tutti i crismi....


Acquistavo il girello, lo lessavo in un brodo profumato con le verdure , l'olio e il vino, e , una volta cotto, lo lasciavo a riposo per una notte per poi affettarlo il giorno dopo e ricoprivo le fette con la salsa che comunque non era diversa da quella che propongo oggi...


Poi mi sono fatta furba...ho acquistato il girello a fette in gastronomia e mi sono limitata a ricoprire le fette con la salsa che vedrete più sotto e che si prepara in un amen....


Tempo di preparazione: 10'
Costo: medio
Difficoltà:*


INGREDIENTI


Calcolare 4 fette a testa
le dosi sono ...ad occhio


Per due persone


150 gr di girello già cotto e a fette
2 scatolette di tonno sott'olio da 85 gr l'una
una manciata di capperi sott'aceto ben strizzati
3 cm di pasta d'acciughe .
1/2 tubetto di maionese


Versare ben bicchiere in dotazione del frullatore ad immersione il tonno con parte del suo olio, pochi capperi, un poco di pasta d'acciughe per conferire maggior carattere alla salsa...





Azionare il frullatore per pochi secondi quindi aggiungere a "muzzo" la maionese ..direttamente dal tubetto..per quella che ne consumo io non vale la pena prepararla in casa....






Velare con la salsa la base di una pirofila che possa essere portata in tavola e disporre le fette  cospargendole con la "Tonnata" ....




Fino all'esaurimento di tutti gli ingredienti....






Ora non rimane che sigillare il contenitore con pellicola trasparente e ...via in frigo fino al momento di portare in tavola.....






Si può preparare anche con un paio di giorni di anticipo....


Ed ora ecco il libro che consiglio alle amiche: un Simenon insolito,  struggente che si perde nei suoi ricordi e che mi è piaciuto tantissimo!!





        

    L'idea di scrivere un romanzo autobiografico nasce quando, a causa di una errata diagnosi di un medico di Fontenay-le-Comte, a Simenon viene comunicato che gli rimangono solo due anni di vita poiché affetto da una grave cardiopatia. Inizialmente immagina di comporre un'opera colossale, di quindici o venti volumi. Solo quattro anni più tardi scopre di essere perfettamente sano. Nel frattempo ha scritto una prima stesura non romanzata e in prima persona, indirizzata al figlio Marc (nato nel 1939) e che apparirà come Je me souviens... nel 1945, primo libro in quella che diventerà la nuova casa editrice delle sue opere (la Presses de la Cité, fondata da Sven Nielsen), poi su consiglio di André Gide si è deciso a farne un romanzo in terza persona, scegliendo di nominare il protagonista a propria immagine Roger Mamelin.


Questo è quanto riportato da Wikipedia...


Il volume di ben 547 pagine si legge d'un soffio... emerge la figura della madre Elise che mi diventa più antipatica man mano che si procede nella lettura e quella delicata, e gentile del padre Désiré di ottimo carattere visto che è riuscito a sopportare questa moglie così  falsamente fragile..è tutta apparenza.... ma dotata di una smisurata forza di volontà.... e che possiede una fibra inattaccabile. 


Pochi scrittori hanno saputo illuminare come Simenon i profondi misteri della piccola borghesia e, soprattutto, della sua frangia più pura quella che lotta testardamente per non cadere nella mera povertà. quella per cui il decoro è un baluardo contro l'umiliazione perpetua.


Per questi esseri fra cui Simenon è cresciuto , le stanze, i vestiti, i vestiti, le chiacchiere, dei vicini, formano una rete fittissima, che oscura il cielo e grava sulla vita.
Quella rete è il Pedigree di cui Simenon è stato il perfetto genealogista in tutta la sua opera....


Non sono molto brava a recensire,  infatti, quanto riportato più sopra è stato tratto dal libro stesso ma rappresenta il mio pensiero e quanto scritto nel libro ottimamente tradotto....

17 commenti:

Raffi ha detto...

è un piatto che mi piace da impazzire...complimenti Grazia, il tuo è davvero strepitoso....

Agenda di Nico ha detto...

Buonissimo ! Lo faccio spesso anch'io. A volte affetto anche il petto di pollo arrosto che avanza e con la salsa tonnata ..una bontà!
buona settimana..baci!

renata ha detto...

Ma che ragazza furba che sei...Troppo buona questa ricetta ...GRAZIE!!!!!e per il romanzo di Simenon...ho letto poco di lui forse due libri e magari provo anche questo...Un bacione e buona settimana!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

perché il girello a fette non l'ho ancora mai visto? ^^
io ogni tanto "baro" acquistando del roastbeef già pronto, ma solo in un posto dove lo fanno bene bene, altrimenti non rischio!
belli i capperoni giganti! :-D

dudduzza ha detto...

Che delizia... Ottima preparazione Grazia!

Scamorza Bianca ha detto...

Il vitel tonnè è sempre super! Buona settimana

Giovanna ha detto...

ma che prelibatezza viene da svenire

Lucia ha detto...

Ah ah ah! Che furbacchiona che sei! :-D Il tuo suggerimento non è malaccio ;-) Bello il libro di Simenon, l'ho letto anch'io! Baci, Grazia, serena settimana :-)

eli ha detto...

eheheheheh anche io faccio il vitel tonné furbo, anzi il "pol tonné"
Griglio un petto di pollo, lo metto in frigo e il giorno dopo lo affetto sottile e condisco con una salsina simile alla tua!
Grazie per il consiglio di lettura! Appena finisco il libro che sto leggendo vado a prendermi questo alla biblio ;)

Simo ha detto...

ah, ma le furbate in cucina si apprezzano sempre con piacere ;))!!!!!
Ecco il libro di cui mi parlavi...
Un abbraccio e buona settimana!

Roberta ha detto...

dai così posso farcela anch'io a fare il vitello tonnato ... grasssie!

Anna Righeblu ha detto...

Beh, una ricetta veloce, come piacciono a me, gustosa e fresca... perché qui è quasi estate!
Grazie per il suggerimento, lo prenderò, Simenon mi piace molto. l'ultimo dei suoi libri che ho letto è "L'assassino", consiglio...
Un abbraccio

Yrma ha detto...

Adoro le frasi che posti!!!e adoro i tuoi piatti!è un piacere leggerti. Un bacio!

La Gaia Celiaca ha detto...

un vero piatto sprint, ogni tanto ci vuole, e poi adoro il vitel tonné!

Milena De Palma ha detto...

mi piacerebbe leggerlo questo libro di Simenon!
ho iniziato a leggere tempo fa un libro di Paulo Coelho...ma ahimè..forse ho scelto il peggior lavoro di Coelho...non riesco a terminarlo...di una monotonia unica!
beh...che genialata quella della carne già a fette! troppo buono!

Benny ha detto...

ottimo!!!! complimenti!!! ti seguirò!
seguimi anche tu http://ipasticcidibenny.blogspot.it/

sississima ha detto...

questa è una ricetta che non ho mai preparato, ma mangiato si, rimedierò, un abbraccio SILVIA