Qui il timo,a distanza di non molto tempo, è fiorito.
Quando ho trovato questa ricetta, mescolata a mille altre nel mio “archivio” e ho letto di quali ingredienti era composta mi è venuto un dubbio: avrei dovuto usare il timo secco che avevo in un barattolo, profumato ma non alla follia, oppure nel prato l’avrei trovato mescolato all’erba ?
Quando lo vedo fiorito lo riconosco e anche quando non lo è perché le foglioline sono particolari, piccoline, e strofinate tra le dita sprigionano il caratteristico delicato ma deciso ed inconfondibile profumo.
Poi sono andata a raccogliere il rosmarino: lui è sempre bello, rigoglioso e gagliardo in modo quasi sfrontato.
Qui a
Quando nei giardini giù in paese il glicine è quasi sfiorito qui comincia a svegliarsi, come pure per le rose.
Senza considerare il fatto che quest’anno niente rose perché i caprioli, bastardi, si sono mangiati tutte le gemme tant’è vero che si è dovuto recintare le aiuole e le poche che si sono salvate sono veramente inaccessibili e non le hanno viste.
Ritorniamo alla ricetta e per dovere di cronaca devo precisare che il timo che ho usato qui in valle ha il nome di Sarpul o timo serpillo che ho usato anche nella preparazione di una terrina di coniglio.
Come al solito, il “solito” sproloquio.
Ecco allora cosa ho combinato:
Costo: basso
Difficoltà:**
Ingredienti
350 gr di farina 00
350 gr di farina di forza o manitoba
25 gr di lievito di birra
80 gr di parmigiano grattugiato
Alcuni rametti di timo e rosmarino
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai colmi di miele di timo o in mancanza di miele millefiori
1 tuorlo d'uovo
poco latte
1/2 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino da the di sale
Come sempre sciogliere il lievito in acqua appena tiepida con l’aggiunta di un mezzo cucchiaino di zucchero.e far riposare fino a quando si è formata una leggera schiumetta. Aggiungere 4 cucchiai di olio extravergine e mescolare bene.
Intanto mixare le 2 farine a cui è stato aggiunto un cucchiaino da the di sale fine e versare nel bicchiere il lievito addizionato di olio e azionare il robot fino a quando di ottiene un composto MORBIDO.
Nel caso aggiungere a filo dell’acqua ben calda fino ad ottenere la consistenza raccomandata.
Estrarre il panetto, lavorarlo per alcuni minuti , formare una palla, inciderla a croce, ungerla , ricoprirla con pellicola e metterla a lievitare coperta con una coperta in luogo riparato dalle correnti.
Lasciar riposare fino al raddoppiamento del volume.
A questo punto rilavorare la pasta aggiungendo le erbe tritate, il miele e il parmigiano.
Devo avvertire che il miele farà un po’ disperare perché tenderà a rendere appiccicoso il pane.
Basta aggiungere altra farina e tutto si risolverà.
Dividere il panetto in tre filoncini allungati e intrecciarli.
Come appare dal particolare io ho preparato oltre alla treccia anche un torciglione in cui ho inserito un cono di alluminio affinché non si chiudesse.
Ho fatto lievitare i due pani, sistemati in una grande teglia da forno, almeno per
Infornate quindi in forno preriscaldato a 180° per circa
Consiglio di coprire il pane con carta da forno almeno fino a metà cottura, altrimenti la doratura sarà eccessiva.
E come al solito amiche care : BUON APPETITO e buona domenica a tutte!!
16 commenti:
deliziosa questa treccia....ne sento il profumo.....buonissima...buona domenica
Annamaria
@Unika
Buona domenica anche a te cara Annamaria!!
Un bacio
Grazia
Grazia! ma tu abiti in un posto dove i caprioli ti mangiano i boccioli di rose? Abiti in un paradiso!!!!!!!!!!!!! E questo pane.....è semplicemente meraviglioso tutto nel robot hai messo? dovrei provare......heeheh ti mando un bacio e buona domenica ciao Pippi
@Pippi per quello ci sono anche i cinghiali. Una volta nel prato del vicino ho visto una cinghialessa con 6 piccoli.
Stavo accompagnando i miei figli a scuola..... e qualche volta c'è il pericolo di incontrarli anche di persona.
Poi quando nevica rimango bloccata!!
Le erbe, il miele e il parmig. vanno aggiunto dopo.
Ciao e buona domenica.
Un bacio
Grazia
Grazia, oltre a vivere in un posto paradisiaco, cucini in maniera divina!!!!!!!!!
Bacione
e'davvero deliziosa questa treccia ;D!!
bravissima
E' una preparazione che sa di primavera ! Bellissima !
sarà certamente favolosa!!!
ciao cara e a presto!
@Cara Simo
Tu mi fai arrossire!!
Un bacio Grazia
@Mirtilla credo sia ora di rifarla!!
@Antro dell'alchimista.
Cara Laura
in effetti le erbe sono profumate, ma poi erana appena colte
Ciao
per Panettoma
sarà meglio che mi rimetta ad impastare .
un bacio e buona settimana
Grazia
che bontà profumata buon inizio di settimana
Buongiorno cara! Purtroppo come al solito arrivo in ritardo e la domenica è già 'ita. Ma questo treccione mi andrebbe benissimo anche oggi :-D
Buona giornata cara
Silvia
Ma che brava che sei Grazia, io ho provato a fare il pane diverse volte, ma senza grandi risultati... Mi fai invidia!
Un bacio e buona giornata!
Oh mamma, la treccia e' meravigliosa. Insolita ma particolare e da provare. Da quel che scrivi ti immagino vicina di casa di Heidi....che invidia !! Baci
@Emilia
La treccia è bella e buona in effetti ma...seguimi ho altri pani da preparare e pubblicare.
In effetti qui è bello!
Se giro di poco la testa mentre ti scrivo vedo le montagne incappucciate di neve.
Baci e buona giornata
Grazia
Grazia, le tue trecce sono spettacolari, io di timo ne ho parecchio, e anche di rosmarino, e di rose... beh io sono solo a 400 metri di altezza, devi proprio venire a trovarmi. A proposito anche i tuoi muffin al gorgonzola fanno invidia. due anni fa ho lavorato un mese in caffarel per una sostituzione, e all'ora di pranzo mi infilavo su per i boschi e mi sono capitati vari cerbiatti, cono così carini, e ben nutriti direi visto che si cibano di rose. baci e a presto
oddio! Questo lo voglio assolutamente!! Devo assumere un personal trainer per non diventare una maledetta balena
Posta un commento