mercoledì 27 febbraio 2008

Girandole agrodolci

Propongo la preparazione di questo piatto abbastanza semplice, poco costoso, decorativo e di grande effetto.

Richiede solo un pò di tempo a causa della confezione della pasta di pane e della cottura in forno, ma ne vale la pena.

In occasione di un pranzo importante può, parzialmente sostituire il pane.

Tempo di preparazione 2 ore e 30'

Cottura 50'

Costo moderato

Difficoltà**

Ingredienti:
300 gr di farina 00
300 gr di farina manitoba o di grano duro
25 gr di lievito di birra
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
500 gr di cipolle rosse di Tropea
1/2 foglie di alloro
un pezzetto di peperoncino piccante
1 cucchaio di zucchero
5/6 cucchiai di aceto bianco
3/4 cucchiai di uvetta
2/3 cucchiai di pinoli
sale

Ricordo la preparazione della pasta di pane:

Nel bicchiere del mixer versare le 2 farine e un cucchiaino da the di sale fine.
Azionare il robot per pochi secondi per mescolarle uniformente.

Versare quindi il lievito di birra, precedentemente sciolto in acqua appena tiepida, cui si sarà addizionato un pizzico di zucchero per favorire la lievitazione e 4/5 cucchiai di olio extravergine.

A questo punto punto aggiungere piano piano almeno 150/200 ml di acqua ben calda cercando di ottenerere un composto MORBIDO.

Togliere l'impasto dal mixer, lavorare brevemente, dando la forma di panetto, incidere quindi a croce e far lievitare in luogo caldo.

Io avvolgo la scodella, che contiene il panetto e sigillata con pellicola trasparente, con un plaid per mantenere il calore, oppure si può mettere nel forno, accendendo solo la luce, senza mettere a temperatura, oppure qualche volta ho messo la terrina che conteneva il panetto addirittura sul termosifone.

Nel frattempo si può preparare la farcitura.

Mettere a bagno l'uvetta in acqua tiepida e intanto soffriggere le cipolle, tagliate sottili, in un tegame con olio, peperoncino, alloro, poi a fiamma moderata, aggiungere il sale, lo zucchero, pepe e l'aceto.

Cuocere almeno 15' a tegame coperto.

Eliminare alloro e peperoncino.

Quando la pasta di pane sarà lievitata, per non meno di 2 ore, ricavare dei dischetti o delle striscette e far lievitare ancora per 30'.

Cospargere quindi ogni dischetto, che deve essere sottile, con le cipolle brasate , con l'uvetta strizzata e qualche pinolo.

Arrotolare i dischetti e metterli in una telia, foderata di carta da forno bagnata e strizzata.


Metterli un pò distanziati, perchè in cottura lievitano ancora un pò.

Cuocere in forno a 200° per 20' e poi abbassare a 180°per altri 20'.

La ricetta a cui mi sono ispirata consiglia di cospargere di cipolle, uvetta e pinoli la girandola centrale.

Consiglio invece di farlo a metà cottura altrimenti dopo 40' di forno la decorazione si seccherà troppo.

Le foto non sono molto belle, le ho fatte di fretta, ma allora, quando ho preparato il piatto non pensavo di utilizarle in questo blog.

Spero di far meglio in futuro!!!!!








lunedì 25 febbraio 2008

la marmellata di peperoni



Sempre sul filone delle conserve "strane" desidero proporre la marmellata di peperoni.

L'ho preparata l'anno scorso ed era anche inverno, ma i peperoni erano in offerta e quindi.....

La mia cavia preferita è mio genero il quale con un accenno di rossore per la sfacciataggine , ovviamente scherzo, dopo il primo vasetto ne ha voluto un altro, a ruota .

Ho avuto così la conferma che questà novità era gradita.

La preparazione è semplice ma un tantino lunga poichè io taglio i peperoni a filettini, affinchè si vedano i vari pezzi.

Passare i peperoni al passaverdura sarà veloce ma quella purea non mi piace proprio, anche perchè così perchè fa più figura nel piatto.

Come al solito consiglio l'imbarattolamento a caldo e in vasettini piccoli, ma per esperienza, grazie agli ingredienti, si conserva a lungo in frigo .

Se questa preparazione vi piace, quand'è stagione, preparatene con abbondanza per poterne fare dei regali o per portarli come contributo se siete invitati a cena.

Va servita con formaggi o carni ma...... si fa mangiare anche da sola sul pane.

Un ultimo consiglio: preparate delle marmellate con soli peperoni gialli o rossi o verdi.

Quando li servirete, il sapore sarà lo stesso ma l'effetto cromatico sarà bellissimo.

Il formaggio che ho accostato alla marmellata nella foto è stata una piacevole sorpresa.
Ottimo, cremoso , con meravigliosi grani di pepe verde, saporito.

Si chiama ETOILE D'OR, formaggio morbido e cremoso al pepe (questo è indicato sulla bella confezione ottagonale). L'ho acquistato da Lidel.


Ingredienti:
1 kg. di peperoni puliti ( o gialli, o rossi, o verdi , per avere marmellate di colori diversi)
450 gr. di zucchero semolato
2 dl di aceto di vino bianco
2 cucchiaini di peperoncino piccante a pezzetti ( ma se i peperoni sono piccanti eventualmente farne a meno)
2 cucchiaini di sale


Grado di difficoltà:**

Lavare i peperoni, asciugarli con cura, tagliarli in quarti e quindi eliminare i semi e TUTTI i filamenti bianchi.

Ricavarne del filettini spessi più o meno mezzo cm. e collocarli in una pentola a fondo spesso in sieme a tutti gli altri ingredienti.

Io come al solito faccio riposare il tutto qualche ora, anche perchè dopo aver tagliato a filettini un kg. di peperoni mi sono stufata.

Comunque far macerare qualche ora i vari ingredienti migliora il risultato finale.

Conservare al fresco.

Cuocere adagio per 30/35 minuti, mescolando spesso.

I peperoni sono poco acquosi e per questo rendono molto bene.

La parte fluida deve avere la consistenza di uno sciroppo e deve essere abbondante, altrimenti ,se si riduce troppo, quando la preparazione è fredda , la marmellata può presentarsi troppo soda.
Se si è incerte, metterne una piccola quantità in un piattino e lasciarlo in frigo a raffreddare per un quarto d'ora e valutarne quindi la densità.
Imbarattolare a caldo.

Un piccolo consiglio.

Io sono impazzita e, stupidamente e per troppo tempo, ad imbarattolare delle preparazioni dense o con pezzi, vedi questa o anche per esempio la marmellata di castagne, usando un cucchiaio.

In vendita nei negozi di casalinghi o anche presso alcune ferramenta ben fornite si può trovare un imbuto a foro grosso che non costa più di 4/5 euro.







Chutney di zucca


Sulle bancherelle dei contadini o nel reparto ortofrutta dei supermercati è possibile ancora vedere delle belle fette di zucca.

A me, l' anno scorso, ovviamente in inverno, me ne hanno regalato un bel pezzo (pesava 8kg.!!) per cui qualche fetta l'ho cucinata come contorno, un pò l'ho regalata a mia madre e il resto dopo aver consultato varie pubblicazioni e anche internet, l'ho trasformata in marmellata speziata o come mi accingo a descrivere in questa insolita preparazione.

Come sempre mi sono fatta aiutare dal mio amico mixer e ho usato le mie solite, felicissime cavie, a cui è piaciuta molto e l'hanno trovata "insolita".


Ingredienti:

1 gk. di polpa di zucca già pulita
3 dl di aceto di vino bianco di buona qualità
400 gr. di zucchero di canna
50 gr. di uvetta
50 gr. di albicocche secche tritate
noce moscata, una grattata
cannella, un pizzico
peperoncino, la punta di un cucchiaino
poco sale

Dopo avere sbucciato la zucca e tagliata a pezzetti, la frullo nel mixer, la trasferisco in una pentola dal fondo spesso aggiungendo tutti gli altri ingredienti.

Consiglio di far riposare la preparazione per qualche ora affichè gli ingredienti si insaporiscano bene tra di loro.

Quindi metto a cuocere con fiamma bassa, girando spesso, per 20/30 minuti fino ad ottenere la densità voluta.

Si imbarattola a caldo, come di consueto, usando barattoli di piccole dimensioni.

Ho notato che in frigo, per la presenza dell'aceto e dello zucchero, si conserva senza problemi per parecchio tempo.


domenica 24 febbraio 2008

Involtini di capocollo


Il capocollo è un taglio del maiale molto interessante e versatile.

Lo si può usare, a tocchetti per un tenero e saporito spezzatino, o tagliato fine a macchina per preparare cotolette impanate, oppure , come in questo caso per fare degli involtini.

Se l'appetito è robusto, vanno considerati 2 involtini a persona.

Ingredienti per 4 persone:

8 fettine di capocollo
150 gr. di salsiccia spellata
8 fettine di prosciutto crudo
150 di pecorino di media stagionatura
1 spicchio d'aglio tagliato finissimo
1 ciuffo di prezzemolo
1 cipolla o 2 scalogni
6/8 cucchiai d'olio
Vino bianco
sale, pepe.
Tempo di preparazione, tra la confezione degli involtini e la cottura 1 ora e 15 minuti

Costo contenuto


Fate tagliare a macchina, dal macellaio, delle fettine di medio spessore e fategliere battere per appiattirle e allargarle.




Nel caso ve ne dimenticaste, fatelo voi, avendo cura di mettere la carne tra due fogli di carta da cucina, così saranno più protette.

Disporle su un tagliere e "spalmare" su ognuna della salsiccia spellata, delle fettine di prosciutto crudo anche non molto stagionato, delle scaglie di pecorino di media stagionatura, dell'aglio tritato, se gradito ma.... ci vorrebbe, e, se lo avete a disposizione. del prezzemolo e cospargere con pepe macinato al momento. NON aggiungere sale.

Nella foto mostro la sequenza della preparazione.

Chiudere ad involtino e fissare con uno stuzzicatenti.

In un tegame antiaderente, che contenga esattamente la carne, mettere poco olio, per 4 involtini bastano 3 cucchiai, e quando è ben caldo aggiungere la carne e, in seguito, dopo poco, una bella cipolla tagliata a fette sottili.

Far rosolare da ogni parte, sfumare con vino bianco, salare e pepare. e portare a fine cottura.

Non ci vorranno più di 45 minuti.

A questo punto avete 2 possibilità.

Consumare gli involtini così come sono, in "bianco", o aggiugere a metà cottura della salsa di pomodoro col duplice vantaggio di avere anche il sugo pronto per condire due spaghetti o due tagliatelle.




Come al solito, ciò che avanza, si può congelare, oppure si può cucinare addirittuta con abbondanza per far fronte a momenti critici.

Io lo faccio sempre, così quando i miei figli vengono a trovarmi dò loro queste risorse congelate:
quando si ha poco tempo rappresentano veramente una manna.

Ho dimenticato di dire che se il maiale non è gradito, questi involtini si possono preparare anche con fettine di petti di pollo











mercoledì 20 febbraio 2008

Strudel dolce di ricotta e frutta secca

Vedendo i prati ricoperti dal gelo mi sono detta: "Qui ci vuole un carico di energia!" .

E tenendo conto anche delle virtù benefiche della frutta secca, mi accingo a parlare di questo semplice, sontuoso e calorico dolce.

Ma....... basta mangiarne in quantità moderata.

Insisto sempre sulla facilità della preparazione di quasi tutte le vivade, giusto per non scoraggiare le principianti.

Al lavoro allora!!

Ingredienti:

30 gr. di pinoli
30 gr di gherigli di noci
30 gr di mandorle
30 gr di nocciole
100 gr di cioccolato fondente
400 gr di ricotta
una confezione di pasta sfoglia o brisé (in questo caso ho usato la sfoglia)
un cucchiaino piccolo di cannella
2 cucchiai di zucchero (60 gr.)
2/3 biscotti secchi
Zucchero a velo
burro

In una capace scodella mescolo alla ricotta , fatta ben scolare, la frutta secca tagliuzzata grossolamente ( per quanto ami il mixer ho preferito fare questo lavoro a mano, affichè si sentissero sotto i denti i vari pezzetti), il cioccolato a tocchetti e tutti gli altri ingredienti.

Ho steso la pasta sfoglia, l'ho pennellata con burro fuso e l'ho ricoperta con biscotti secchi frantumati che hanno il compito di assorbire parte dell'umidità della ricotta.



A questo punto ho distribuito uniformemente il contenuto di ricotta e, aiutandoni con la carta forno della confezione della pasta sfoglia, ho arrotolato il futuro strudel, ma non in modo stretto.
Con le dita inumidite ho bagnato la chiusura per saldare bene il bordo e i lembi, per evitare la fuoriuscita del ripieno.

Ho quindi spennellato il dolce con burro fuso e cosparso con zucchero a velo.

Infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti.








Attendere una volta sfornato che si raffreddi un pò altrimenti l'impresa di tagliarlo, diventa difficile.




Non sono mai riuscita a congelarne una parte: se lo sono sempre mangiato tutto!!!!







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martedì 19 febbraio 2008

Piccole tasche individuali con petto di pollo e utilizzo avanzi farcitura


Mentre l'argomento della tasca farcita del post precedente è ancora "caldo" propongo una interessante, per me, variazione sul tema.

Penso sempre a quelle giovani donne con poco tempo per cucinare, ma con voglia di cose semplici ma buone e soprattutto facili da preparare.

Ecco qui, quindi delle piccole tasche fatte con petto di pollo che potranno piacere a chi non ama la carne rossa, sono facili da preparare, non richiedono la chiusura con l'ago e si cuociono in poco tempo.

In più costano di meno della carne di vitello e se ci sono delle promozioni al supermercato può essere interessante farne una scorta.

Il macellaio dovrà tagliare il petto di pollo in due e praticare una incisione in ogni metà, ma, se avete a casa un coltellino lungo e affilato per sfilettare, potete farlo voi.

A questo punto potete farcire le piccole tasche col ripieno della ricetta precedente oppure, se non piace la mortadella, se non l'avete a disposizione, se avete degli avanzi di prosciutto e formaggi, un wurstel che vaga disperato nel frigo, potete usare tutto ciò prima che il vostro frigo diventi la "tomba" dei vostri avanzi.

Basilari sono l'aggiunta del pan carrè, bagnato nel latte e poi strizzato, conferisce morbidezza all'impasto, l'uovo, per legare e un pò di prezzemolo per dare un tocco di colore. Se non ci sono avanzi di formaggio, aggiungere qualche cucchiaio di parmigiano grattuggiato.

Ogni mezzo petto verrà poi chiuso con uno stuzzicadenti.

All'aglio e al rosmarino propongo, in sostituzione, di far soffriggere nell'olio e burro, o solo nell'olio, della cipolla tagliata sottilmente, che io metto a cuocere contemporaneamente alla carne per evitare che si bruci.
Aggiungo del vino bianco quando la carne è rosolata , un pò di sale e pepe, se gradito, e porto a termine la cottura , rigirando ogni tanto. Tempo di cottura una mezz'ora.

A questo punto servire ad ogni commensale la sua tasca, così non avrete il problema di affettarla.



Per quanto riguarda l'avanzo della farcitura della ricetta precedente, non volendo fare delle polpettine fritte, che potrebbero anche essere una soluzione gradita, ho preso una vaschetta di alluminio, l'ho unta con olio, soluzione più veloce, ma volendo anche con del burro, ne ho messo la metà, ho disposto un uovo sodo tagliato a metà ( l'aspetto delle mie uova è terribile perchè, essendo troppo fresche, non mi hanno consentito una facile sbucciatura) un wurstel e ho coperto con il resto della farcitura.


Ho cosparso la superficie con formaggio e pangrattato.

In forno a 180° per 30 minuti.




A seconda dei gusti si può accompagnare, se consumato a temperatura ambiente, con un pò di Tomato Ketchup



domenica 17 febbraio 2008

marmellata di arance


La marmellata di arance che io adoro, perchè è buona, profumata, anche se da alcune persone è giudicata, a volte poco digeribile, ha una preparazione simile a quella della marmellata di mandarini.

Gli ingredienti sono ovviamente: arance e zucchero.

La proporzione tra frutto e zucchero è del 60% cioè 1 kg di frutto e 600 gr di zucchero semolato.

Sarà quidi facile calcolare i multipli se le quantità sono diverse, e se ad aiutarvi ci sono dei bambini, ovviamente un pò grandicelli, può essere utile far loro calcolare le percentuali.

Ricordarsi di annotare sempre il peso del frutto pulito a cui va detratta la tara, cioè il peso della pentola e farlo subito, appena effettuata la pesata e questo per due motivi.

Il primo, come a volte può accadere, è rappresentato dal fatto che si stanno preparando contemporaneamente altri alimenti e i valori potebbero essere dimenticati

Il secondo per annotare quanta marmellata si è preparata in peso e in quantità di vasetti senza dover correre in cantina per fare i controlli delle "giacenze".

Allora al lavoro!!!!!

Le arance vanno ben lavate, asciugate e pelate con un pelucchino avendo cura di non tagliare la parte bianca, il cui nome è "albedo" e che conferirebbe un sapore amaro alla marmellata.

Non adopero la buccia di tutte le arance, che poi taglierò a striscioline, ma solo la metà.

Vanno poi pelate al "vivo", affettate sottilmente, eliminando i semi, e messe a cuocere con lo zucchero, fino ad ottenere la densità voluta.

Propongo delle scorciatoie per valutare la densità della marmellata o se non si ha tempo di completare la cottura della stessa e relativo imbarattolamento che va esguito a ruota.

Nel primo caso metterne un cucchiaio in un piattino e metterlo in frigo o al freddo per 10'/15'. Dopo tale tempo sarà facile valutare se è giusta o "corre "ancora un pò.

Nel secondo caso non succede nulla se passa una notte tra l'inzio della cottura e il completamento della stessa . Conservare al fresco.

Tanto ormai la frutta o la composta ormai sono quasi pronte!!

Nel caso si vogliano coinvolgere dei piccoli nella preparazione della marmellata, sconsiglio la pelatura al vivo delle arance, anche noi grandi dovendo usare dei coltellini affilati potremmo tagliarci.
Propongo di passare i frutti, divisi a spicchi in un passaverdure a fori medi, raccogliendo succo e polpa, come suggerito per la marmellata di mandarini.

Per l'utilizzo delle bucce si può sbucciare l'arancia come al solito, sbollentare le stesse per 10' , cambiando l'acqua ogni volta, scolarle e a questo punto con un coltellino nomale anche se non taglierebbe neanche il burro raschiare il bianco.
Il gioco è fatto!!!







mercoledì 13 febbraio 2008

Marmellata di mandarini

Questa ricetta è facile, semplice e richiede poco impegno.

Difficilmente si trova negli scaffali dei supermercati e, col metodo che suggerisco si potrà fare in breve tempo.
Gli ingredienti sono pochi ed esseziali: Mandarini e zucchero.




1 Kg. di mandarini puliti
600 gr di zucchero

Dopo aver sbucciato i mandarini, io li compro quando son in offerta al supermercato e quando hanno la foglia, li passo crudi come sono al passaverdure e raccolgo succo e polpa.

Le bucce più grosse (ovviamente prima ho lavato i frutti molto bene e li ho asciugati) le faccio bollire un paio di volte e per 10 minuti per volta, cambiando l'acqua.
Le bucce così trattate
si ammorbidiscono e in poco tempo riesco, con un coltellino, a raschiare la parte bianca che altrimenti sarebbe impossibile eliminare poichè la buccia del frutto è sottile.

Taglio a filettini, aggiungo alla passata di mandarini e peso.

Per ogni KG. di frutta io metto sempre il 60% di zucchero.
Se la frutta è dolce (ad es. pesche, fragole) o voglio fare la marmellata più dietetica diminuisco lo zucchero.
Tanto la sterilizzazione a caldo ne garantisce la conservazione.
Cuocio fino ad ottenere la densità giusta e imbarattolo.

Per chi ha fretta c'è il fruttapec della Cameo 2:1 che prevede l'aggiunta di soli 500 gr. di zucchero.
Buon appetito! Anzi buona colazione!






lunedì 11 febbraio 2008

Marmellata di cipolle

Ecco qui una marmellata di cui, fino a poco tempo fa, non conoscevo l'esistenza.

Mi sono infatti imbattuta in edicola, in uno di quei manuali che insegnano a preparare queste conserve "strane" come le ha definite un amico a cui le ho regalate e che le ha mangiate a quattro palmenti.
Marmellate che costano care ma che fatte in casa, a seconda degli ingredienti, costano poco ma danno molta soddisfazione.
Dico in anticipo che riutilizzo sempre i barattolini di vetro, ma i tappi devono SEMPRE essere nuovi.
Consiglio anche, se non si è sicure della densità della preparazione, di lasciarla raffreddare, e di constatare in seguito se è sufficientemente adatta all'imbarattolamente sempre fatto a caldo con barattoli che io riscaldo in forno a 100°.





Ecco cosa occorre


1 kg di cipolle rosse o bionde (varierà solo l'intensità del gusto)
600 gr di zucchero
2 foglie di alloro
qualche pezzetto di cannella
5/6 chiodi di garofano
150 gr di uvetta (a volte utilizzo quella gigante)
un quarto di litro di vino bianco secco
2 dl ( un grosso bichiere) di aceto bianco
1/2 cucchiano di sale
Sbucciate le cipolle( pesate e pulite devono essere 1 kg), le affetto con il mio mixer che, come
quasi tutti i mixer che si rispettino, ha un accessorio che affetta la verdura con varie gradazioni di finezza. Si potrà evitare di pingere per una settimana.
Le metto in una pentola a fondo spesso con tutti gli ingredienti, mescolo e lascio riposare per qualche ora, anche una notte e al fresco.

Cuocio il tutto per un'ora o più controllando la consistenza.
Poi imbarattolo la marmellata bollente, chiudo con tappi a vite nuovi e copro con una coperta e me li dimentico fino al giorno dopo.

Cosiglio per imbarattolare queste marmellate e tutte quelle che non sono fluide di acquistare in un negozio di casalinghi un imbuto a foro grosso.
Sarà facile e veloce e qui la velocità è d'obbligo.

Si può servire questa marmellata con dei formaggi ma quando io l'ho regalata il plateau di formaggi è rimasto sul tavolo mentre i miei amici se la sono mangiata col pane!







sabato 9 febbraio 2008

Strudel di pizza

Questo strudel, un pò particolare, può accompagnare l'aperitivo, servire come antipasto oppure, volendo, essere mangiato al posto del pane.
E' veloce da fare, economico e con i suggerimenti che darò sarà di grande effetto.
Si parte dalla pasta di pane confezionata in casa o acquistata già pronta al banco frigo del supermercato.
Mi hanno detto però che quella già pronta è piuttosto "nervosa" e difficile da stendere.

Preparandola in casa occorre:

350 gr di farina di forza o manitoba o grano duro
350 gr. di farina di grano teenero
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino da the si sale fine
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
Acqua q.b

Per prima cosa sciogliere il cubetto di lievito in acqua appena, appena tiepida. Nel dubbio più fredda che calda.
Un consiglio: quando acquistate il lievito, congelatelo. Non ci sarà pericolo che ve lo dimentichiate in frigo e possiate trovare un cubetto pieno di muffa.
In questo caso lo metto direttamente in acqua fredda , 200 ml., con l'aggiunta di un pizzico di zucchero. Quando si è sciolto aggiungo i 3 cucchiai di olio.. e ciò per rendere la pasta più croccante.
Versare nel mixer le farine, il sale, farle mescolare e quindi aggiungere il lievito.
N.B. lo stesso impasto lo potete fare nella macchina del pane, se la possedete.

A questo punto aggiungo,un pò per volta dell'acqua ben calda, io lo faccio ad occhio ma ne basta no 200 ml. Raccomando di aggiungerne un pò per volta e di toccare la consistenza della pasta .
E' importante che sia MORBIDA quasi appiccicosa .
La si estrae dal mixer, la si lavora velocemente, dandole la forma di una palla , la si incide a croce,la si mette in una terrina, sigillandola con pellicola trasparente.
TRUCCO:
divido l'impasto in due terrine, lo ungo di olio , poco , lo sigillo con la pellicola e lo copro con una coperta , con qualcosa che lo tenga in caldo.
Si può anche accendere la luce del forno, senza impostare alcuna temperatura. Accelera la lievitazione.

Quando il volume dell'impasto si è raddoppiato, stendere con pazienza l'impasto stesso in modo da avere un rettangolo sottile il più possibile. A questo scopo è utile ungersi le mani con l'olio.

La si farcisce con :

una grossa cipolla di Tropea tagliata sottile
150 gr. di salame a dadini
una manciata di olive verdi a filettini
2 cucchiani di capperi sott'aceto ben strizzati e tagliuzzati
una decina di pomodori secchi sott'olio a listarelle.

Le dosi sono indicative e possino essere aumentate a seconda dei gusti.



CONSIGLIO:
Potete tranquillamente preparare questa farcia anche il giorno prima.
A questo punto ricoprire con la carta da forno la leccarda del forno , stendere la pasta e farcitela come da foto e arrotolarla inumidendo con un dito bagnato il bordo per saldare meglio lo strudel.

Con un pò d'esercizio potete fare anche voi le decorazioni come appaiono in foto, prendendo un pò di pasta, stendendola come fosse un grissino, facendo una treccia o un fiocco e "incollandola" come si è fatto per il lembo dello strudel.

Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 180° per 30'.






Quando è ben dorato sfornatelo e se siete invitati a cena e voletete portare un "contributo", una volta freddo avvolgetelo in carta da forno e infocchetatelo a piacere.

Anche qui potete usare quello che avete in casa: dello spago, della rafia, del nastro, come ho fatto io dando via libera alla fantasia e ....Buon appetito!!













mercoledì 6 febbraio 2008

Crostata di noci e cioccolato



Per fare questo dolce ci sono due medoti: uno veloce ed uno che porta via un pò di tempo.
Il primo consiste nell'acquistare una base già pronta di pasta frolla ( Barilla o Buitoni) e le noci già sgusciate, il secondo nel preparare la pasta frolla in casa e far fuori le noci prima che diventino immangiabili.
Visto che fa ancora parecchio freddo, ieri infatti i fiocchi di neve erano grossi come piattini da caffè, è un dolce veramente energetico e se si è a dieta se ne può mangiare solo una fettina anzichè abboffarsene come cinghiali.
La dose è per 8/10. persone, a seconda della discezione dei commensali.
Tempo di preparazione 15' col metodo veloce, 30' o poco più con quello più lungo.

Ingredienti:

Per la pasta frolla
200 gr. di farina per dolci o doppio zero ( la farina per dolci contiene un'aggiunta di fecola che rende la preparazione più friabile)
100 gr. di burro
1 uovo
acqua fredda q.b.


Per il ripieno:
50 gr. di farina
4 cucchiai di cacao amaro
100 gr. di zucchero di canna o muscovado ( per sapere cos'è sono andata su Internet )
100 gr. di zucchero semolato, quello normale
120 gr. di burro
2 uova
1 bustina di vaniglia
150 gr. di noci sgusciate e tritate grossolanamente


Preparare la pasta frolla:

Mescolare nel mixer la farina ed il burro per qualche secondo. Aggiungere l'uovo intero, un pizzico di sale e poi a piccole dosi (mi raccomando poca per volta) dell'acqua fredda e continuare ad azionare il mixer sin quando si forma una palla.
Estrarla dal mixer, avvolgerla in pellicola trasparente e metterla in frigo.

Preparare il ripieno


A tutti gli ingredienti solidi, ben mescolati aggiungere le uova e il burro fuso.

Tirare fuori la pasta frolla dal frigo, stenderla, foderare una tortiera con carta da forno ben bagnata e strizzata ( non ci sarà bisogno di imburrare ed infarinare, o usare una di quelle telie antiaderenti) farcirla con il composto livellarlo e con gli avanzi di pasta fare delle strisce incrociate (vedi foto).

Infornare in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti.
Ogni tanto però andate a controllare : il colore della pasta deve essere di un bel biondo carico.
Chiedo scusa per la qualità delle foto, ma sono fatte a volte al volo prima di portare la preparazione in tavola e quindi.....