martedì 27 gennaio 2015

27 gennaio: Giorno della Memoria

Il giorno della memoria è una ricorrenza  internazionale celebrata  il 27 gennaio  di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto. 
In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento  di Auschwitz avvenuta appunto il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.
Per tanti di noi, a guerra conclusa, non era un evento che ci  toccava da vicino, sicuramente allora non si sapeva molto di quanto era successo nei campi di sterminio.
La mia famiglia non era stata colpita da lutti dovuti alla guerra, ci si lamentava solamente  per la carenza del cibo ( mia madre durante la guerra quando mangiava del pane bianco aveva più latte per allattarmi), della mancanza di tutto...nel 1946 ricordo che la mamma comprava il pane con le tessere annonarie dopo aver fatto una fila di ore, ma non ricordo un'infanzia particolarmente segnata da queste ristrettezze.
Ma noi non eravamo ebrei.
Ricordo che quando iniziai a frequentare le superiori (era passato poco più di un decennio dalla fine della guerra)  due mie compagne di classe avevano dei cognomi  per me singolari..
Uno era Lattes e l'altro era Cohen.
Allora si parlava poco  di quanto era successo durante la guerra: Olocausto era un temine poco conosciuto almeno per me...
In seguito mi sono chiesta quanto le famiglie delle mie compagne avessero patito durante i terribili anni ( e non solo relativi al periodo bellico)  che avevano  visto intere famiglie ghettizzate, private di ogni dignità, derubate, sterminate...
E ora mi chiedo in quante nazioni del mondo dovrebbe essere istituita una data per la memoria di quanto successo in passato  e di quanto sta succedendo ora ..giorno per giorno.
E concludo con una perla di saggezza del mio amico Aldo che meglio esprime il mio stesso pensiero:
" Che la memoria non sia riservata solo ad una parte ma a tutti popoli cui la violenza storia ha fatto torto".





sabato 17 gennaio 2015

La Torta di Pere Martin Sec per Robertina e...una Grande Soddisfazione per entrambe


Tre volumi di grande formato, circa 8000 foto ed altrettante schede in cui sono state indicate la tipologia di ogni terracotta, le dimensione, il colore e la descrizione del reperto esaminato.. 
Un lavoro immane eseguito con  costanza, perseveranza, precisione, pazienza infinita...anni ed anni di lavoro in ogni condizione possibile, spesso disagiata....
Missioni di studio a  Baghdad e, per la precisione, sullo scavo presso Seleucia al Tigri, per catalogare  le "figurine",   ritrovate dagli archeologi del Centro Scavi di Torino  nel periodo che va dal 1964 al 1976 e 1985 e 1989  e, molto importanti e determinanti per completare la  catalogazione,  i due soggiorni ad Ann Arbor ( Michigan) durante i quali Robertina ha esaminato le terrecotte ritrovate dagli americani e pubblicate nel 1939 da W. van Ingen.
Io, come lei mi ha definita nella prefazione della sua opera, sono stata compagna di lavoro e di "avventure"!!!
Siamo state molto fortunate durante il periodo in cui abbiamo condiviso lavoro presso il Kelsey Museum e il vivere quotidiano...
Insieme dalla mattina alla sera senza mai uno screzio..a parte un paio di discussioni relative al lavoro.... 
Ne ho parlato qui, qui, qui, qui, qui, qui e ancora qui e se le amiche hanno un momento di tempo..e forse più di un momento... potrebbe essere interessante vedere luoghi diversi fotografati e vissuti da Robertina e da me in quel bel periodo...
Il mio contributo  alla realizzazione di questo lavoro monumentale, diversamente non potrei definirlo, è iniziato circa 50 anni fa....allora sì che ero giovane...
Ma quando fotografavo i reperti archeologici ritrovati sugli scavi di Seleucia, sia nella sede della missione a Bagdad che nel Museo ( ho avuto la fortuna ancora di poterlo visitare in tutto il  suo splendore nel novembre 2002 prima che iniziasse la guerra nel marzo 2003, non pensavo mai che il mio lavoro avrebbe costituito una parte considerevole sia in quest'opera che in un'altra pubblicata anni fa e relativa alle bullae...
Sono grata alla mia fortuna, sia quand'ero giovane sia ora alla mia età di aver avuto l'occasione di viaggiare e visitare   luoghi interessanti e bellissimi, conoscere tante persone e soprattutto di aver conosciuto la cara Roberta che per me è come una figlia e che è una delle mie amiche più care! 


Un paio di giorni fa sono andata a Torino e in quell'occasione ho avuto la gioia di essere la prima persona cui Robertina ha consegnato una copia  della sua opera  ...tanto lavoro racchiuso in 9 kg di peso..
Sì, come dicevo in precedenza, l'opera è veramente corposa!!!
Per fortuna mi ha aiutato a portare i tre volumi fino alla mia macchina... altrimenti a quest'ora mi farebbe ancora male la schiena!!

E, in previsione della mia visita a casa sua e relativo pranzo, ho preparato dei dolci e una cosetta salata...
Non pensavo che la torta di pere le sarebbe piaciuta tanto...


Qualche informazione la si può trovare qui..
Io le ho acquistate al mercato di Pinerolo e la signora che me le ha vendute mi ha detto che erano state raccolte nell'orto di sua madre in una località vicino a Campiglione Fenile..
Le pere in questione si possono consumare tali e quali o in altro modo solo dopo una lunga cottura. 


La torta che propongo è facile da preparare...forse la più grande difficoltà l'ho avuto durante il momento di trasferimento della pasta frolla  nella teglia... solo perché non ho avuto l'idea di stenderla tra due fogli di carta da forno...



Tempo di preparazione: circa 1h e 30'
Costo: medio
Difficoltà:*

INGREDIENTI

800 gr di pere Martin Sec
1/2 litro di vino rosso e fermo
180 gr di zucchero semolato
la buccia di un limone bio
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere, meglio però 3 chiodi di garofano interi
150 gr di acqua

Per la pasta frolla
150 gr di farina 00
100 gr di farina di mais del tipo Fumetto
7 gr di lievito per dolci
2 uova intere
120 gr di burro
120 gr di zucchero
1 pizzico di sale
100 gr di cioccolato fondente
2-3 cucchiai di uva passa
Una manciata di amaretti

Lavare e porre le pere non sbucciate in una casseruola che le contenga di misura..
Versare il vino rosso fermo, l'acqua, le bucce di in limone biologico e le spezie...
Farle quindi cuocere a fuoco moderato fin quando saranno cotte e quasi caramellate..
Occorreranno circa 40'...
Levarle dal fuoco e farle raffreddare ..




Ecco come si presentano le pere dopo la cottura...



Tagliale a metà eliminando la parte centrale contenete i semi e il gambo...



Per la pasta frolla:
Setacciare la farina bianca con il lievito e un pizzico di sale e mescolarla alla farina fumetto che è la più fine delle farine di mais..



Versare quindi le 2 farine nel boccale del mixer e unire il burro  a pezzetti e freddo di frigo...
Azionare il robot fin quando si ottiene un composto granuloso...



Aggiungere lo zucchero...



Le uova intere...



E azionare il robot fin quando  si ottenete una massa come appare nella foto..
Lavorala brevemente, avvolgerla con pellicola trasparente e porla in frigo per circa 30'...


Passato questo tempo  dividere la pasta frolla a metà e stenderla con il matterello su  un piano infarinato, spessore  di  circa 5 mm. e trasferirla in uno stampo ( diametro 22 cm)  ben imburrato ed infarinato...
Sbriciolare gli amaretti e ricoprire il fondo della torta..
Disporre le pere a raggiera come appare nella foto qui sotto...


Distribuire l'uva passa precedentemente ammollata in acqua tiepida e ben strizzata, negli spazi vuoti ....pochi tra una pera e l'altra...



E, per ultimo, il cioccolato fondente tritato con il coltello...




Stendere la pasta frolla lasciata da parte  e ritagliare un disco delle stesse dimensioni dello stampo...
Sovrapporlo alla farcia....
Decorare la superficie come appare qui sotto e pennellare con poco latte...



Infornare in forno preriscaldato, ventilato alla temperatura di 175° per circa 40'..

Buona domenica a tutti!!!