domenica 3 maggio 2009

Paste di meliga


Con il bel tempo fra non moltissimo si potranno vedere carrozzine spinte dalle provvidenziali nonne ( le madri hanno il "vizio" di lavorare e spesso il costo degli asili nido sono veramente troppo costosi).......


A dire il vero le carrozzine si vedono per strada anche quando il tempo è poco clemente ma, in questo caso, i piccoli ospiti sono talmente intabarrati che non è quasi possibile vederli in volto......


Spesso mi incanto a guardare i bimbetti che riposano tranquilli in quel piccolo nido protetto dal caldo, dal freddo, dal tiepido......

E allora, siccome sono curiosa, scattano le domande di rito: " E' un maschietto o una femminuccia?"

E poi: "Quanti mesi ha? "

E se sono più grandicelli e quindo possono parlare chiedo ancora:" Come ti chiami?"



E allora mi rendo conto di quanto possa sfrenarsi la fantasia dei genitori quando scelgono il nome per i loro pargoli......

Qui dove abito, ma credo ovunque, si prediligono nomi che hanno origini straniere: inglesi, francesi oppure rendono omaggio ad attori, cantanti, profumi, continenti, città......c'è solo l'imbarazzo della scelta!!



In meridione, almeno in passato, c'erano bambine chiamate Addolorata, Crocifissa, Comasia, Filomena, Pasqualina, e si portavano questi nomi dolorosi o poco belli per tutta la vita.

All'Università, dove lavoravo, ho conosciuto una ragazza chiamata ...Bismarchina e me ne ricordo ancora il volta a distanza di anni ( di solito dimentico nomi, cognomi ) proprio a causa dello strano nome.....



Ma l'altra sera sono rimasta di stucco, anzi credo, visto quello che ho scritto prima, non avrei per nulla dovuto esserlo.....

TG della 7, ore 20.

Spesso nel corso del telegiornale intervistano degli scrittori più o meno famosi presentando e facendo pubblicità al loro ultimo libro, ebbene l'ospite si chiamava "Concetto Basso"....

Bel giovane, molto serio che portava il fardello di un'accoppiata micidiale tra nome e cognome .

Probabilmente i genitori sono stati costretti a chiamarlo con questo nome per ricordare il nome magari di un nonno o di un parente stretto e caro ( in meridione si usa ancora), ma mi chiedo: non potevano mettergli un secondo nome che potesse attenuare il brutto suono che questo nome evoca???

Ricordo ancora una signora che si chiamava Vera di nome e Vacca di cognome.... ma che vita difficile avrà avuto??

E di casi come questi ce ne sono a migliaia....

Consoliamoci con questi biscottini che non hanno nulla di speciale ma..... ho finalmente trovato ieri alla Fiera la farina giusta e parlo del Fumetto che insieme ad altre specialità, introvabili , se non in negozi specializzati ( mi conviene andare a Sangano piuttosto che Torino e non so neanche dove)......

Ho copiato la ricetta pari pari dal libretto d'istruzioni che mi hanno dato insieme alla farina.
Ho solo dimezzato le dosi altrimenti ero ancora lì dal pomeriggio a fare biscotti...

Tempo di preparazione: circa 20' più il riposo in frigo, almeno 1 ora.
Costo : medio
Difficoltà:**

INGREDIENTI

250 gr di farina 00
250 gr di farina di mais "FUMETTO"
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito
300 gr di burro anziché 350 gr come la ricetta consigliava
150 gr di zucchero
1 uovo intero ed 1 tuorlo
la buccia grattugiata di un limone non trattato



Ho messo 2 * per la difficoltà riscontrata nell'esecuzione per un solo motivo....



Infatti l'unico problema si incontra al momento della preparazione e consiste nello stendere e sistemare i biscotti sulle placche ...... ma ho risolto anche quello....

Nella foto qui sotto si vede quanto sia fine il "Fumetto" appunto....



E questo è l'aspetto dell'impasto prima di metterlo in frigo a riposare per almeno un'ora.



Sul libretto delle istruzioni è riportato che questo impasto si conserva, sempre al fresco, per 2 o 3 giorni...


Versare nel bicchiere del mixer le due farine, il lievito, la buccia grattugiata del limone.....



Il sale, la vanillina, lo zucchero, il burro a pezzetti.....



Azionando il robot ad ogni elemento aggiunto......


E per ultimo l'uovo ed il tuorlo....



Si deve ottenere un composto molto morbido che va compattato per formare una palla che avvolta in pellicola trasparente va riposta in frigo per almeno un'ora....



A questo punto per riuscire a stendere i biscotti senza cristonare troppo ......



Prendere una porzione dell'impasto e stenderlo con il matterello su carta da forno infarinata cospargendo di farina anche l'impasto stesso.....



Stendere la sfoglia ad un'altezza di 1 cm.....



E con i tagliabiscotti che si hanno a disposizione ricavare incidere la sfoglia e con delicatezza .....


Posizionare i biscotti su varie placche tutte ricoperte da carta da forno.... distanziandoli un po' l'uno dall'altro...


Quando si è quasi alla fine accendere il forno a 170° con la ventilazione ed infornare le placche ad una ad una.....


Forse sarò una sprecona ma inforno le placche ad una ad una anche se il forno permetterebbe infornate multiple.....



E questo perché la cottura dei biscotti è così breve, circa 5'-7' che non voglio rischiare di cuocerli troppo .....

Infatti appena i bordi cominciano a colorarsi li estraggo e li faccio raffreddare perfettamente prima di riporli in scatole di latta che ne garantiscono la lunga e perfetta durata...




Sono veramente friabili grazie alla farina ma anche per il notevole quantitativo di burro.... ma basta mangiarne pochi senza comprometter troppo la linea!!

Se li preparate mi saprete dire!!

25 commenti:

Lidia Miglionico ha detto...

Ciao Grazia....che bel racconto...eheheheh...è proprio vero quello che hai scritto..anche se oggi anche qui al sud non sono piu' usati questi nomi...ricordo anche io tanti nomi che associati al cognome davano qualcosa di ridicolo...ricordo una mia amica che rimase sconvolta nello scoprire che quel caro amico che lei tanto affettuosamente chiamava Lino in realtà si chiamava Procolino!!!! insomma...non c'è da stupirsi mai con nulla....ciaooooo
ps....i biscottini che buoni...sai che anche io ho difficoltà a trovare la farina di mais per fare l'amor polenta!!!!!

katty ha detto...

i tuoi biscotti sono stupendi con la farina di mais!!! da provare appena la trovo simile alla tua !!baci!!

Kittys Kitchen ha detto...

MMMH! Buoni i biscottini e molto particolare l'aggiunta di farina di mais!! :)
Simpatico il racconto dei nomi! Certo "bismarchina" proprio... :)

Mirtilla ha detto...

che belli che sono!!!
diciamo che ti sei proprio sbizzarrita tra racconto e formine ;)

baciotto

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! eh..mica è facile scegliere il nome? pensa che poi sarà sempre identificato così!!
vabbè...intnato ci assaggiamoq uesti biscotti...dalle forme davvero belle!
un bacione

Fra ha detto...

Guarda io lavoro con l'anagrafe e si nomi strani te ne potrei tirare fuori a iosa...a volte i genitori non si rendono conto che poi i loro figli dovranno portare quel nome per il resto della loro vita!
I biscottini sembrano una delizia e quel giallo acceso mette di buon umore
Un bacione e buon inizio settimana
fra

Federica Simoni ha detto...

Anch'io li faccio così!!! sono super buoni! i tuoi sono bellisssssimi... me ne prendo uno per tipo!!!

Lydia ha detto...

Io conoscevo una Carla Vacca (che letto prima cognone e poi nome non è proprio carino).

Le paste di meliga sono tra i miei biscotti preferiti!!

Micol ha detto...

Che belli questi biscottini! e scommetto che sono deliziosi!
PS: nomi strani ce ne sono tantissimi.... ma alcuni sono strani e ricchi di fascino allo stesso tempo! mia nonna e le sue sorelle si chiamano Odilia, Amneris e Jone e a me piacciono da matti! :-)

Mary ha detto...

Bel racconto , e che bei biscotti cosi deliziosi!

Lalu ha detto...

Anch'io ho fatto una volta i biscotti di mais, con quella "fioretto" provero la tua ricetta prestissimo, i biscotti non mancano mai a casa mia
Un bacione

stefi ha detto...

Sembrano friabilissimi e leggerissimi.
Appena trovo il fumetto provo la ricetta.
Ciao a presto!!!!!!!!

dario ha detto...

uh, non sai quanto l'ho cercato il fumetto (senza trovarlo...)!

buonissimi i tuoi biscotti (e anche belli direi)!

ciaoo e buona settimana

Solema ha detto...

Ci sono dei genitori che in quanto a fantasia te li raccomando, facevo l'infermiera e nel reparto dove lavoravo si è ricoverata una signora che si chiamava "Culetto Rosa", non sono molto fisionomista ma se la vedessi, dopo tanti anni, la riconoscerei da quanto mi è rimasta impressa.Ho giusto la farina che da noi si chiama fioretto ma è la stessa cosa. Ciao

Dada ha detto...

Bel racconto, molto divertente (soprattutto la storia di Vera). E' vero che i nomi possono creare problemi... I biscotti son da provare e cosi' ben spiegati!

Antro Alchimista ha detto...

Quanta verità in quel racconto! Spettacolo le pastine di meliga ne ho sempre sentito parlare e la ricetta mi intriga molto! Un abbraccio Laura

Mattarella ha detto...

Beh certo che anche Bismarchina non scherza...w la fantasia! e i tuoi biscotti!

Giulia ha detto...

Che belle le stelline!.. Fanno tenerezza e gola nello stesso tempo...
Un abbraccio!

Simo ha detto...

che buoni.......anch'io spesso utilizzo il fumetto per la preparazione di biscotti, è fantastico...me lo procura la mia presentatrice bimby che è piemontese come te!
Un bacio!

unika ha detto...

deliziosi questi biscotti...un bacio
Annamaria

sorbyy ha detto...

Bel racconto!!
I biscottini deliziosi !
Ciao

lalla ha detto...

non sono sembrano buonissimi ma sono anche meravigliosi alla vista!!!

Mariù ha detto...

Mi distraggo un momento e non riesco piú a starti dietro!
Ok che non ho tanto tempo in questo periodo da dedicare al mio e agli altri blog, ma qua sembra essere passata una vita da quanto pubblichi!
Bei biscottini... sarebbe una bestemmia provare a farli con una normale farina di mais?

P.S. In una famiglia di mia conoscenza -erano i miei dirimpettai quando abitavo ancora in Calabria- i 4 figli si chiamavano: Fortunata, Felice, Natale e Pasquale... e io sentivo la mamma ogni pomeriggio chiamarli dalla finestra perché rincasassero, uno dopo l'altro...
Un bacione!
m.

tizietta62 ha detto...

che buoni che sembrano...
ieri ho provato a farli, ma nonostante siano ottimi, sembrano linguedigatto...
proverò la tua ricetta (io non ho messo il livito e ho usato meno burro!

A proposito di nomi, una vicina dei miei suoceri è stata battezzata Daria, che come nome non è già comune, ma pensate che si chiama Sacco di cognome!!
un abbraccio a tutti i cuochi..

La Gaia Celiaca ha detto...

ho passato la tua ricetta a una mia amica che cercava ricette con la farina di mais. sono certa che mi farai fare, come sempre, un'ottima figura!