Agosto per la maggior parte delle persone rappresenta la fine delle vacanze, ma per me, quando ero bambina era un mese speciale.
Mia madre, che faceva la sarta in casa, smetteva di cucire per il sarto che le dava lavoro, e si dedicava ala confezione degli abitini estivi per me e per lei ma soprattutto ci si dedicava ad oltranza alla preparazione della salsa di pomodoro mentre un caldo infernale ci cuoceva le budella, e alla preparazione dei peperoni arrostiti che poi venivano conservati sott'olio.
I peperoni mi sono sempre piaciuti, ne ho mangiati a quintalate fin quando, qualche anno fa, ho scoperto che mi facevano venire un mal di stomaco feroce..... ricordo bene l'ultima volta che ne ho mangiato due pezzettini e da allora li ho banditi dalla mia tavola.
E quando li vedo cucinati su altre mense o li ammiro in foto nei post delle mie amiche sbavo, deglutisco e passo oltre!!!
Ma quella che più detestavo era la preparazione della salsa, la cottura dei pomodori , il doverli ridurre in purea con un passaverdure che nei miei ricordi mi sembra ancora adesso piccolissimo e poi l'aggiunta di acido salicilico per la conservazione.
Non paghe di ciò facevamo anche i pomodori pelati... una palla pazzesca , e sì che mi piaceva il sugo che faceva mia madre (pasta asciutta tutti i giorni ) e meno male che non avevamo la cultura della marmellata fatta in casa, altrimenti.....
In quel caso mi sarei fatta il Karakiri (e se non è scritto giusto fa lo stesso).
Quella fissa mi sarebbe venuta anni più tardi ahimè.
Allora non esistevano libri di cucina, a parte i testi sacri , e nelle edicole non imperversavano cariolate di rivistine che di dicevano come fare a sbalordire gli ospiti con i salti di scimmia lessati.
Si cucinavano i piatti della tradizione anzi spesso i menu erano fissi.
Il martedì i legumi con la pasta.
Il giovedì il bollito.
La domenica le tagliatelle fatte in casa con uno "sfrizzolo " di maiale nel sugo.
Allora non c'era il frigo in casa (e non sto parlando di preistoria, ma degli anni '50/'60) , mia nonna in America , negli anni '30 aveva però la ghiacciaia, la lavatrice c'era solo in America per la gioia delle varie Missess Hoover, la lavapiatti , i robot da cucina i Bimby non apparivano neanche nei sogni, non ci si pensava proprio.
Eppure si cucinava lo stesso, e con grande impegno e a forza di braccia e di polso, si facevano cose favolose.
Ma le donne stavano in casa a farsi un c....... così e se volevano due soldi dovevano chiederli a mariti.
Oggi invece lavorano fuori e dentro casa , la solfa non è cambiata, sono indipendenti economicamente e si vogliono comprare uno, due o anche dieci robot, anche se magari li usano due volte in croce, lo possono fare e fanno BENE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ed ora dopo questo pistolotto passo alla ricetta con cui vi ho allettato con il titolo.....
Chiedo scusa per la scarsa qualità della foto del pane ancora intero che ho fotografato con la luce del tramonto e sul balcone.
Dovevo ancora cucinare la cupola di riso, fare le sfoglie con la sorpresina e il tempo di allestire un fondo decente mi è mancato proprio .
Però le foto delle fette che, a spirale raccolgono il profumato ripieno. sono state fatte nel modo tradizionale....
Tempo di preparazione: Circa 30' esclusa la lievitazione e cottura.
Costo: basso
Difficoltà:**
Ingredienti
300 gr di farina 00
300 gr di farina di forza o manitoba
2 cucchiai di preparato per purè istantaneo
20 gr di lievito di birra
1/2 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino da the di sale
100 gr di prezzemolo già mondato e tritato
1 rametto di rosmarino tritato
1 cucchiaiata di origano o maggiorana
qualche rametto di timo fresco tritato
1 manciata di sale grosso
Ecco qui le erbe occorrenti e raccolte fresche se avete un piccolo orto...
Prezzemolo, rosmarino, timo e origano (quello secco oppure anche maggiorana)
Si prepara la pasta di pane nel solito modo. e cioè si scoglie il lievito di birra in acqua tiepida con l'aggiunta di un mezzo cucchiaino di zucchero e si lascia riposare fin quando si forma una schiumetta.
Intanto nel bicchiere del robot versare le due farine, un paio di cucchiaiate di preparato per purè istantaneo e un cucchiaino da the di sale.
Mixare per qualche istante e quindi versare il lievito ormai sciolto a cui sono stati aggiunti 3 cucchiai di olio extavergine.
Versare quindi a filo dell'acqua ben calda fino ad ottenere un impasto morbido.
Estrarre l'impasto, lavorarlo brevemente, formare una palla, incidere a croce, ungere con un filo d'olio, coprire con pellicola trasparente e mettere a lievitare in forno con la sola luce di "cortesia" accesa.
Lasciar lievitare fino al raddoppiamento del volume.
Intanto tritare le erbe.
Frullare il prezzemolo e tritare a mano se possibile il rosmarino e non più di un rametto.
Stendere la pasta sottilmente, allargandola con le mani unte, avendo avuto cura di adagiarla su carta da forno....
Distribuire il composto regolarmente....... e con l'aiuto della carta da forno, arrotolare il pane come si fa con lo strudel.
Se avete voglia, ed è avanzata un pò di pasta, fare una decorazione sulla sommità del rotolo a me è venuto in mente questa specie di serpentone ma sicuramente può venire in mente qualcosa di più decorativo...
Anche qui varie riprese ... per fortuna dopo cotto è venuto meglio...
Cospargere il rotolo con il sale grosso... e far lievitare ancora almeno per un'ora.....
Infornare a 170°/180° per 30'/40' o fino a doratura...
E qui le fette sottratte dalle fauci dei miei cari..
Soffici e profumate..... da assaggiare!!!!
12 commenti:
Wow! sembra davvero invitante! appena ho un po' di tempo ci provo!... Non ho il robot da cucina, ma sono abituata ad impastare la pizza, non sarà molto diverso, no?... Solo una domanda: come mai il preparato per purè? Cosa si può usare al suo posto nel caso non lo trovi qui in Svizzera? Grazie, a presto! Silvia
Grazie per la risposta che mi hai scritto sul mio blog! Buona cena! Silvia
Che spettacolo di pane!!!!!!
Meraviglia............
bravissima come sempre, cara
Mi piace molto questo ripieno, profuma di estate e di casa, di genuino! Elga
ne voglio una fetta.....ce n'è rimasto anche solo un pezzettino?
bhè Grazia...sei un portento non riesco a starti dietro..sono le una e trentacinque di notte.... non ho resistito e mi sono connessa per vedere che cosa avevi pubblicato e ti trovo questo pane......che buonoooooo!!!!!! ti mando un bacino della buona notte a domani Pippi
che bellezza! che gola!
sono rimasta orfana del mio robot, che ha spirato da poco. ma andrò a sostituirlo, non posso vivere senza.
sul terrazzo coltivo delle erbe aromatiche di tutti i tipi e provenienze, alcune non so neanche come dovrebbero essere usate, vado a tentativi. appena arriva un pò di fresco, mi riaproprio del forno e faccio questo pane con le mie erbe anonime!
Eccomi qui cara Grazia,
questo rotolo è davvero appetitoso.
Mi ha incuriosito l'uso del preparato per purè, sono andato nel blog di Silvia a leggere la tua risposta.
Ci offri sempre delle ricette deliziose. Grazie.
A presto,
Stefano
Grazie per essere passata da me.
Attualmente il caldo e il forno delle vacanze non mi consentono di panificare, ma al ritorno a casa proverò il tuo rotolo.
Ciao!
Grazia, siento el perfume de las hierbas de tu pan, qué delizia! Ne voglio una feta , per favore. Gracias.
Bacione
Chissà che profumo!
E l'aspetto è molto invitante!
Qui fa ancora molto caldo e mi tengo alla larga dal forno!
Più in là forse...
Un abbraccio!
Come sempre brava Grazia!
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