domenica 28 settembre 2008

Ovis Molis

Li ho sistemati bene??

Vedete come sono belli???

Facili da fare....


Finiscono in un attimo!!!


I misteri di internet sono infiniti!!

Scarico la posta tutte le sere, qualcosa arriva e qualcosa no.

Sempre via telefono.

Stasera scopro che sono apparse delle mail arrivate giovedì e che ho letto solo ora.

Tra queste ce n’è una di un’amica che si è rivolta a me per un consiglio che purtroppo non le so dare e riguarda la preparazione del pane con la pasta madre.

Ora io, come sapete, non posseggo la macchina del pane e preparo tutti i miei impasti con lievito di birra ed adeguata lievitazione.

Le ho quindi risposto che avrei girato il suo s.o.s alle mie amiche che sono esperte in materia.

Il testo della mail che qui riporto recita quanto segue, sperando che ciò non dispiaccia ad Anna …

“buon pomeriggio, mi presento sn Anna, leggo il suo forum di cucina e le faccio i miei complimenti, le scrivo x avere un aiuto, ho comprato la mdp il pane viene bene ma nn è questo il problema, mi sn lanciata a fare il lievito madre, mi è cresciuto bene lo rinfrescato come si conviene, ma quando lo uso x fare il pane sn guai nn mi cresce e sembra un mattone dove sbaglio? mi può aiutare? la ringrazio mi permetto di scriverla xchè nel suo forum dice che possiamo contattarla di nuovo grazie”.

Ecco fatto cara Anna, vedrai che il battaglione delle blogger si metterà in funzione ed i consigli pioveranno molto presto, tempo di pubblicare questo post. (ora non capisco come mai i caratteri con cui sto scrivendo siano come quelli della mail sopracitata ….ma pazienza!!)

Sempre parlando di posta ho scoperto anche che in Bozze c’erano un sacco di mail che credevo fossero state inviate e invece giacevano lì …..

Ha ragione Nora, la mia amica di Milano, che non si fida quando preme "Invio" e va sempre a controllare se effettivamente la posta è partita.


Forse anche così sono buoni!!!!

La commessa mi annuncia che i tempi per la riparazione si sono allungati di altri 10 giorni.

Ovviamente essendo sabato sarebbe stato inutile telefonare all’assistenza.

Allora provo al 133 tanto per soffrire ancora un po’ e per la modica spesa di 33 cent. al minuto riesco a parlare con un’operatrice che, forse, sentendo il mio tono vibrato chiude la comunicazione.

Ritento e questa volta parlo con un ragazzo che dopo avermi ascoltato mi suggerisce di collegarmi ad internet via telefono, prende però, bontà sua, nota del reclamo e mi promette di non addebitarmi la chiamata.

Estrema ratio mando una e mail a Tre per un ulteriore sterile lamento….. staremo a vedere.

Ora dopo questo lungo e, temo, noioso pistolotto consoliamoci con questi dolcetti che ogni tanto vedo nelle riviste di cucina.

Dovevo andare per il fine settima dalla mia amica Renata, ad Avigliana, per cui oltre al patè, che ho pubblicato qualche tempo fa e che comunque le porto sempre, ho cucinato altre tre cosette tutte nuove, tra cui questi dolcetti …..

Appena ha visto il vassoio con gli “Ovis Mollis” ( che si erano un po’ azzuffati durante il trasporto in macchina, grazie alle buche e alle curve che ho incontrato per strada) si è scaraventata verso il frigo, ha riempito un bicchiere di latte (perché i biscotti LEIi li mangia sempre con il latte) e ne ha mangiato subito 3.

Il mattino dopo erano finiti!!!

Ma ora bando alle ciance, ecco la ricetta che è di una semplicità disarmate: insomma grande effetto e bontà con poco e dico POCO impegno.

Tempo di preparazione: circa 20’ per preparare l’impasto e solo 10’ di cottura

Costo: basso

Difficoltà:*

Ingredienti per circa 23 dolcetti (a me ne sono venuti appunto 23)

100 gr di burro a temperatura ambiente
100 gr di farina 00
55 gr di zucchero a velo

50 gr di fecola
3 tuorli sodi e sbriciolati ( cottura delle uova: 10' dal bollore)
1 pizzico di sale

Buccia grattugiata di un limone
Marmella chiara (io ho usato quella di albicocche)
Qualche cucchiaiata di miele
Altro zucchero a velo per cospargere i dolcetti


Setacciare la farina con la fecola, lo zucchero a velo e il pizzico di sale.

Versare il tutto sulla spianatoia, aggiungere la buccia grattugiata di un limone, il burro morbido e i tuorli sbriciolati.


Impastare velocemente come si fa per la pasta frolla, fare una palla, avvolgerla in pellicola trasparente e mettere in frigo per almeno 30’.

Trascorso questo tempo, lavorare brevemente il panetto ricavare dei bastoncini di circa 4 cm di diametro e tagliare delle fette dello spessore di 1 ½ cm.

Lavorare velocemente le fette tra le mani in modo da ottenere delle palline tutte delle stesse dimensione che andranno disposte sulla placca ricoperta di carta da forno.

Con il pollice creare una fossetta al centro di ogni dischetto (io ho adoperato il manico di un cacciavite sagomato).

Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 160°/170° per 10’ fino a doratura e controllando continuamente!!

Appena i biscotti saranno ben freddi spolverizzarli con lo zucchero a velo ( a dire il vero nella ricetta originale era consigliata la polvere di cocco, ma non sapendo se sarebbe piaciuta ho preferito non sbagliare e….. ho fatto bene perché alla mia amica il cocco non piace).

Intanto in un pentolino sciogliere qualche cucchiaiata di marmellata chiara con un poco di miele.

Versarne quindi un pochino in ogni incavo e resistere alla tentazione di far fuori subito tutti i biscotti.


Credetemi ho quasi impiegato più tempo a descrivere le varie fasi di preparazione che a farli.

Se li preparate… fatemi poi sapere!!!!


sabato 27 settembre 2008

Cantucci alla moda di Mammazan

Belle fette regolari.....


Profumate ed invitanti!!!



Filoncini dorati....

Croccanti.....e friabili!!


Prima erano 15.

Poi sono diventati 20.

Giorni lavorativi.

Quindi prima di 1 mese, nella migliore delle ipotesi, lo stramaledetto modem, non troverà la via di casa.

Ho detto alla commessa del negozio dove l’ho portato per “l’assistenza” o meglio “il ricovero” se poteva telefonare per sollecitare la riparazione…. ahahah.

Poi per la terza volta il cavetto che collega il pc al trasformatore si è rotto: i dentini, poverini, sono deboli ( il commesso di Unieuro mi ha detto che su 13 pezzi arrivati in ditta 12 erano tornati indietro: la partita di trasformatori era fallata) .

Ieri poi ho telefonato ad Unieuro per sapere se in ditta avevano un trasformatore per la sostituzione essendo il mio in garanzia…

Ma la commessa a cui parlato mi ha detto che doveva informars,i anche se lo ho fatto presente che un suo collega me lo aveva cambiato, a suo tempo, senza problemi.

Ma LEI voleva “INFORMARSI DI SUO” circa le procedure.

Ora anche se avessi avuto 10 collegamenti ad intentet con il pc con la batteria a zero ero veramente fuori combattimento.

Poi per miracolo dopo che la commessa si era “INFORMATA DI SUO” sono riuscita ad entrare in possesso del 3° trasformatore.

Oggi mio figlio fatto l’ordine per un DELL color oro antico e così questo ferrovecchio andrà in pensione……..ahahah.

Come posso ringraziare tutte voi, amiche carissime, per le visite, per le parole affettuose, per i commenti a cui per forza maggiore non riesco a rispondere?

Quando arrivano i commenti recanti l’indirizzo e mail rispondo velocemente, ma come ho detto più volte, la connessione a mezzo telefono è lentissima e quasi sempre perdo le speranze di postare un commento sul mio o sul blog di chi mi scrive….

E quante ricette mi sto perdendo, almeno per ora…… ma spero di recuperare in futuro!!!

E quanti premi sto ricevendo ma sempre per lo stesso motivo non riesco a girarli…… però ne sto prendendo nota e arriverà il momento che riuscirò a farlo!!!

A tutte voi dedico questo dolce fatto a modo mio: è veloce da fare , buono, friabile, profumato e moderatamente, si fa per dire, calorico!!!

Ecco quindi, dopo tutti questi sterili lamenti, la ricetta:

Tempo di preparazione: circa 20’/30’

Costo: medio

Difficoltà: **

Ingredienti

200 gr di farina 00
80 gr di burro
100 gr di nocciole (ce ne vorrebbero 150 gr, ma io ne avevo solo 100 gr)
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
100 gr di zucchero o miele (io ho usato lo zucchero).

Setacciare la farina con il lievito e il sale.

Aggiungere lo zucchero, il burro morbido e uno per volta gli altri ingredienti.

Io ho confezionato l’impasto a mano perché non volevo frantumare le nocciole, preventivamente tostate per qualche minuto in forno caldo.

Fare una palla, sigillarla con pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigo per almeno 30’.

Passato questo tempo dividere il panetto in due parti e, lavorandole brevemente, confezionare 2 filoncini che andranno posizionati su una placca ricoperta da carta da forno.

Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 180° fino a doratura.

Controllare la cottura dopo i primi 20’ perché i filoncini devono apparire dorati senza scurire troppo.

Tagliare a fette e conservare, se ne rimangono, in scatole di latta.

I più voluttuosi potranno pucciare le fette in Vin Santo o Aleatico come farà mio figlio stasera, ma pucciate nel latte come ho fatto io sono veramente buonissime!!!

Vale la pena di preparale almeno una volta…parola di Mammazan!!!!









giovedì 25 settembre 2008

Palazzo Madama e il Bonet

Bella di giorno......e di notte!!!

Chi vive a Torino sa che la città è semplicemente meravigliosa, elegante, facile da girare e visitare.

Se ci si trova in qualunque punto ci si sa orientare proprio grazie alla sua struttura urbana.

Si gira volentieri a piedi ,anche se i mezzi pubblici non mancano con tempi di attesa a volte logoranti.

Le vie del centro sono veramente una gioia per gli occhi e spesso solo per quelli, visto che le bellissime cose esposte sono spesso inaccessibili per i portafogli che ormai sono solo un gemito.

Ma la visita ai musei, e ce ne sono veramente tantissimi, è un’emozione e, credetemi non è un sostantivo esagerato, che fa bene allo spirito , riempie gli occhi di visioni bellissime e non grava eccessivamente sul nostro bilancio.

I giovani possono usufruire dello sconto , basta esibire la tessera universitaria o il documento per la riduzione di cui dovrebbero essere in possesso.

Gli over 65 hanno la riduzione del 40% per cui basta avere le scarpe comode….. da museo appunto e la fotocamera digitale e via!!!!!

Io sono andata due volte a Palazzo Madama.

La prima, avendo avuto il permesso di fotografare ma senza flash, mi sono letteralmente sfrenata.

La seconda sono tornata per fotografare quello che mi sembrava interessante e che non avevo ripreso la prima volta e anche per documentare meglio le decine e decine di immagini immagazzinate nel mio pc.

Ora propongo alle mie amiche, proprio per invogliarle a venire qui a Torino e a lustrarsi gli occhi di persona, una serie di soggetti che, con fatica, ho diviso per temi cercando di rendere godibile questa passeggiata virtuale a braccetto della sottoscritta.

E una vocina mi dice che questo tour vi piacerà.

Se così sarà effettivamente ve ne proporrò ancora alcuni altri e tutti da godere sul vostro monitor e senza muovere un solo muscolo:

Alcune foto non sono molto belle e questo perché la luce era a volte scarsa, fotografavo con una sola mano e avevo una borsetta che sembrava quella di Mary Poppins ( ma le mie borsette sono sempre così!!)

Arredi lignei provenienti dall'Abbazia di Santa Maria di Staffarda

Fondata nel Xll secolo per opera dei monaci cistercensi, provenienti dalla Francia...

Sedile e particolari....






Bellissimi lavori di finissimo intaglio...


Magari sul luogo potrebbero sfuggire???

Questi arredi si trovano proprio all'ingresso...



Bellissimo capitello in terracotta con annunciazione di angeli e santi...

Maestro San Domenico di Chieri... 1400 circa




Pietà e particolari....

Maestro di Santa Maria Maggiore 1480 circa....












Qui sotto un'altra pietà per opera di uno scultore alsaziano 1510

E dal titolo: Compianto su Cristo morto.....





Se questa piccola carrellata sarà gradita... ho inriserbo molte altre immagini di vario e bellissimo genere!!!!

Ed ora ecco il dolce.

Sperando che la dicitura sia giusta dopo tanto girare offro alle mie amiche questo specialissimo dolce caratteristico di Torino.

Specialissimo proprio per la sua semplicità e per la sua bontà.

Bônet significa berretto ed era ed è il dolce che conclude un buon pranzo.

Invito le torinesi doc a correggere ed integrare con notizie e cenni storici più approfonditi quello che la terruncella che scrive va dicendo…


Quando ho deciso di preparare questo che è in fondo un budino, ho trovato tante ricette che quasi non mi sapevo più raccapezzare alla fine ho fatto una media degli ingredienti e questa è la mia versione.


Al ristorante, quelle poche volte che vado ho visto che la forma preferita è quella allungata, ma altrove l’ho visto anche a forma di budino con

il foro al centro.

Io a dire il vero per questioni di praticità e anche perché non avevo degli stampi adeguati ho preparato il dolce i 3 modi.

Il primo che è quello che appare in foto è a forma

di budino con foro centrale (avevo solo quello) e il risultato dopo la cottura è stato più gradito per la consistenza.

Il secondo è a forma di budino classico a forma piena.

L’avanzo della preparazione, per la disperazione e n

on avendo più tempo l’ho messo in uno stampo di silicone da plum cake ed è andato a buon fine anche quello.

Non è rimasto NULLA!!!!!

Ora ecco la ricetta

Tempo di preparazione: circa 40’

Costo: medio

Difficoltà**

Ingredienti

100 gr di amaretti

100 gr di zucchero
100 gr di cacao amaro

6 uova intere

1 litro di latte intero
1 bicchiere da vino di rum di buona qualità

Per il caramello

100 gr di zucchero
2 cucchiai di acqua

Portare ad ebollizione il latte intero e farlo raffreddare e filtrarlo per eliminare la pellicina che di solito si forma.

Aggiungere il rum e mescolare con cura.

Ridurre in polvere gli amaretti, aggiungere il cacao amaro e mescolare bene affinché il tutto si amalgami alla perfezione.

Sgusciare le uova intere e montarle per bene con l

o zucchero.

A questo scopo ho usato l’accessorio del mio mixer con cui monto la panna.

Ora alla polvere si amaretti e cacao aggiungere a filo le uova montate con lo zucchero e per ultimo il latte e rum.

Preparare ora il caramello.

In un pentolino a fondo spesso versare lo

zucchero c

on 2 cucchiai d’acqua e girare con pazienza sin quando lo z

ucchero si è ben sciolto e il caramello ha raggiunto un bel colore bruno-dorato.

Per me questa è stata l’operazione più diffici

le e rognosa ma alla fine ce l’ho fatta!!

Versare il caramello negli stampi che serviranno per la cottura e quando si è raffreddato versare il composto preparato in precedenza.

Porre gli stampi in contenitori in cui è stata

versata

dell’acqua molto calda che arrivi a circa 1/3 dell’altezza dello stampo per effettuare la cottura a

bagnomaria.

Porre quindi a cuocere in forno preriscaldato e

ventilato a 180° per circa 35’/40’.

Per evitare che l’acqua, bollendo, possa finire nello stampo con foro centrale tapparlo con
una sferetta di carta di alluminio.


Saggiare la compatezza del bônet con uno stecchino:deve essere morbido ma consistente.

A completo raffreddamento sformare in un piatto da portata e servire.

E come al solito BUON APPETITO!!!!!