sabato 31 gennaio 2009

Biscotti alla lavanda e Le casette di Luserna in miniatura


Perchè ancora una ricetta dedicata ai biscotti alla lavanda?

E' molto semplice: ho comprato degli stampini nuovi, costosi, circa 1 € l'uno, avevo la lavanda destinata ad un'altra ricetta che non ho preparato, e allora eccoli qui profumati, carini ed invitanti!!!!!

Arricchisco questo scarno post con le immagini delle casette in miniatura che vengono realizzate con pazienza certosina da alcuni artigiani di Luserna , i quali con grande passione e precisione, le realizzano e che hanno motivo di apparire come elemento d'arredo in paesi di collina o mezza montagna come quelli in cui vivo......


Nelle case di vacanza marine è possibile vedere una profusione di soprammobili realizzati con conchiglie che sembrano talmente belli da essere oggetti di idee regalo e che una volta portati e posizionati nelle case di città......stonano e diveventano dei "ciapapuer" (in piemontese: raccogli polvere).

Portagioie stracolme di piccoli gusci di telline pazientemente incollati, posacenere, quadretti con vedute marine o una serie di nodi da marinaio quasi impossibili da realizzare......

Senza parlare di cuscini, presine, grembiuli, strofinacci sempre monotematici.....



Qui da noi invece in alcune case è possibile trovare degli oggetti in legno realizzati da artigiani del luogo o portati da regioni vicine.....

Quante coppe dell'amicizia (quelle con tanti becchi da cui ogni invitato può bere, acquistati in Val d'Aosta per esempio) mi è capitato di vedere!!!!


Questa casetta in miniatura è stato il regalo di Natale fatto dai figli alla mia amica Margherita ,che mi vide tempo fa arrivare a casa sua con tanto di fondale, sempre lo stesso che adopero quando fotografo i miei piatti, le luci, le prolunghe e tutto il resto....

Un regalo importante, visto il costo di una tale realizzazione.......

Ho fatto tanti particolari affinchè fosse ben visibile l'accuratezza con cui l'artigiano aveva realizzato questa miniatura....

Quando venimmo qui per acquistare la casa che doveva essere solamente la casa delle vacanze, il rustico, che poi divenne la nostra residenza definitiva, aveva questo aspetto....

Questa che appare nelle foto pur essendo una costruzione che più rustica non potrebbe essere, è ancora abbastanza graziosa.....

Quella che invece noi visionammo circa 30 anni fa sembrava veramente un pollaio, con le mucche del vicino che mangiavano il fieno in quelle che erano le cantine al piano terra e che sarebbero diventate in seguito il laboratorio di restauro per mio marito (con il temosifone) e lo pseudo laboratorio fotografico per me (senza).

Ricordo ancora che la temperatura d'inverno, era costantemente ad 8° e l'uso di una stufetta elettrica non riusciva a migliorare di molto la situazione....

Io dovevo usare i bagni di sviluppo a 20° (altrimenti le immagini sulla carta fotografica che avevo stampato non si sarebbero mai sognate di apparire) e quindi immergevo nelle bacinelle contenenti i prodotti chimici delle altre bacinelle contenenti acqua bollente per portarle a temperatura..... un bagno maria al contrario insomma....

Finita la stampa degli ingrandimenti che dovevano documentare il restauro dei reperti archeologici fatto da mio marito, salivo in casa (il rustico era aricolato su due piani) finivo il riasciacquo delle foto nella vasca da bagno ( le stampe erano sempre parecchie) e poi le appiccicavo sulle piastrelle del bagno per farle asciugare....


Per fortuna era stata inventata la carta con supporto plastico ed autosmaltante per cui non c'era bisogno di usare la smaltatrice, in più quella carta essendo indeformabile era fantastica per quando dovevo stampare dei reperti in scala ridotta o 1:1.... così le dimensioni dell'oggetto non cambiavano con l'essiccamento della carta!!

Temo di essermi lasciata andare troppo in là con i ricordi... ma le ore passate in camera oscura a stampare migliaia di foto o a fotografare oggetti in piena estate con due lampade da 500 watts adosso è veramente ancora molto vivo....

Eppure, fotografare mi piace sempre molto...e si vede, anche se l'oggetto delle mie cure è cambiato.

A differenza delle foto di vivande in cui spesso mi lascio andare a interpretazioni fantasiose, le foto che dovevano documentare i vari reperti archeologici dovevano essere molto rigorose: fronte, retro, profilo destro e sinistro quando l'oggetto era particolarmente bello.....


E invece ecco qui i miei stupidi biscottini che voglio regalare idealmente a tutte le mie amiche ed in particolare a Rosaria che mi ha scritto di recente, a Nora ( non sono delle blogger) e a degli amici di una vita che mi seguono con l'affetto e curiosità tanto per scoprire cosa continua a conbinare questa vecchia pazza che una ne pensa e cento ne fa.....

Caro Antonio e Graziella: abbiamo in comune il cognome e tanto affetto, grazie per seguirmi sempre e per esservi ...lamentati con mia madre che dopo Natale avevo scritto poco.

Ma non è VERO!!!!!!

Ecco qui allora la ricetta semplice e facile: cosa ci vorrà mai ?

Burro, farina, la lavanda, altrimenti che biscotti alla lavanda sarebbero.....

Un pò di pazienza.....

Veramente pochissima, viste le dimensioni dei biscotti.....

Certamente gli animaletti di qualche post fa mi avevavo fatti dannare di più!!!!!!

Tempo di preparazione: circa 15' per l'impasto e 30' per il riposo della frolla
Costo: basso
Difficltà:*

Ingredienti
1 gr e 1/2 di fiori di lavanda
70 gr di zucchero di canna
135 gr di burro
230 gr di farina 00
30 gr di maizena
1 uovo piccolo
1 pizzico di sale
la buccia di 1 limone non tratttato


Frullare le farine con in fiori di lavanda che, vista la stagione , sono ormai ben secchi.


Aggiungere nel biccchiere del mixer il burro a temperatura ambiente e tutti gli altri ingredienti....


Azionare il robot giusto il tempo necessario per la formazione di una palla che andrà lavorata brevemente, avvolta con pellicola trasparente e posta nella parte bassa del frigo per almeno 30'.


A questo punto, con il matterello stendere una sfoglia alta 2 o 3 millimetri e ricavare con i tagliabiscotti che si hanno a disposizione tante formine che verranno disposte sul varie placche ricioperte da carta da forno...cosparse di zucchero e bucherellate come appare in foto.

Queste altre formine sono state realizzate con altri tagliabiscotti semplici e dentellati e i piccoli elementi decorativi sono stati ricavati da altri stampini a forma di cerchetti, di stella e di mezzaluna...

E incollati passando semplicemente il dito inumidito di acqua.... è sufficiente!!!

Vanno quindi infornati nella parte alta del forno preriscaldato e ventilato a 170° per 10'/12'....


Credo sia inutile ripetere che, passati io primi minuti vanni controlati.... affinche non diventino belli e abbronzati!!!!

Solamente Obama è bello anche se abbronzato....i biscotti proprio NO!!!!!!!

mercoledì 28 gennaio 2009

Polenta e spezzatino e...... 200° post


"Mamma non la contornare tutta con lo spezzatino!!!.

"Se mi dai l'avanzo, domani la passo al forno con il gorgonzola"


Come allora non ascoltare il suggerimento di mia figlia????


E così ecco quest' insolita fotografia che insieme alle altre ho fatto quando erano in tavola, approfittando del fatto che stavano mangiando un paio di antipasti....


Pochi per il mio standard abituale ...ma volevo che mangiassero il piatto forte che proponevo loro e che ogni tanto preparo quando ho voglia di sbrigarmi ......


Certamente non è l'ideale per festeggiare il mio 200° post ma mi sono resa conto all'ultimo momento del numero raggiunto e quindi niente candeline.

Quelle le riservo, se ci arrivo, al 300° post....,ma vi potreste immaginare la polenta con le candeline accese ?

E poi volevo usare assolutamente lo stampo a forma di pannocchia sempre in alluminio e costoso , circa 8€..... ma devo ancora inventare o trovare una ricetta di dolce da preparare a forma di pannocchia.

Ma qualcosa mi verrà in mente!!!!

Lo spezzatino l'ho preparato il giorno prima e senza pentola a pressione.

Infatti qui in paese ne avevo portato una che avevo a suo tempo prestato a mia figlia (aveva bisogno di una più grande di quella che possedeva) e a tempo indeterminato......

Credo che fra non molto la considererà sua per averla usucapita, anche se non saranno passati i vent'anni regolamentari!!!

Vi propongo questa semplice ricetta, che non è sicuramente la ricetta del secolo, perchè anche se c'è il sole, la temperatura è sempre abbastanza bassa per cui più che un gelato si preferirebbe una tazza di cioccolata calda così come ad un'insalata di riso ...magari la polenta con lo spezzatino potrebbe eccitare di più le nostre viogliose papille gustative....

Ma ecco la ricetta con le dosi per tre persone, tanti eravamo a tavola quella sera.

Tempo di preparazione: circa 40' per la polenta e 1 ora e 1/2 per lo spezzatino.
Costo: medio
Difficoltà:**


INGREDIENTI per tre persone

200 gr di polenta Fioretto ( io avevo quella a disposizione)
200 gr di salsiccia a metro
200 gr di capocollo a pezzetti
200 gr di costine di maiale (io mi sono fatta dare l'inizio del pezzo, dove le costine sono più piccole
3/4 cucchiai di olio extravergine
1/2 bicchiere di vino bianco o rosso
1/2 litro di passata di pomororo o 1 barattolo di polpa a pezzi ( aumentare le dosi se si vuole più condimento)
1 cipolla di medie dimensioni
sale e pepe q.b o peperoncino se gradito

Ho usato tre tipi di carne ma anche solo due possono andare bene e ho usato il capocollo perché è più tenero dello spezzatino normale ma se lo si preferisce anche la carne di bovino può andare bene.

Qui sotto appaiono le immagini della polenta a forma di pannocchia ma ognuna di voi usi le metodiche abituali e anche il tipo di polenta che crede......



In mancanza di tempo anche quella a cottura rapida dà ottimi risultati...

Unico accorgimento: salare moderatamente l'acqua di cottura anche perché la polenta, se cotta con il metodo lungo potrebbe diventare salata e poiché deve accompagnare un contorno di solito molto saporito....

Per essere sicura di sformare con successo la polenta ho unto con cura lo stampo in modo da ottenere il risultato qui sotto evidente.....


Ritorniamo allo spezzatino .....


In un capace tegame, possibilmente antiaderente, versare poco olio in quanto tutte le carni sono piuttosto grasse e quindi si possono cuocere con ridotto apporto di condimento....



Affettare un bella cipolla di medie dimensioni e farla appassire dolcemente con le carni....


Raccomando il fuoco moderato affinché il grasso si possa sciogliere dolcemente e se potesse sembrare eccessivo lo si può eliminare destinandolo ad altre preparazioni.....


Quando le carni saranno ben rosolate sfumare con 1/2 bicchiere di vino bianco o rosso, a seconda di quello che si ha a disposizione, salare , pepare o aggiungere del peperoncino, se gradito ......


E abbondante salsa di pomodoro fluida o anche a pezzetti.....


Coprire e portare a fine cottura, rimestando di tanto in tanto, e regolando, se necessario di sale....

Raccomando sempre una moderata salatura anche perché quando la cottura è prolungata, come in questo caso, i sughi si addensano ed molto più facile aggiungere sale che tentare la disperata impresa di rendere la portata.....non adatta solamente alle capre!!!!

E come sempre...BUON APPETITO!!!!!

domenica 25 gennaio 2009

Pain au chocolate, cafè e Berlusconi


Diciamo la verità.....

Anche chi tra noi non lo ama, non lo apprezza appieno.....


Questa volta è stata conquistata dalla sua galanteria.....

Dal suo sogno di proteggere tutte le belle e giovani donne dalle violenze, con l'ausilio di tanti carabinieri, o erano poliziotti?????



Sono un po' inesatta, ma a forza di sentir ripetere questo ennesimo tormentone non ricordo bene le precise parole da lui pronunciate......


Ma anche quelle che sono appena passabili e hanno 20 anni e qualche centinaio di mesi sul groppone, vogliono essere protette magari da un bel carabiniere che le accompagni a fare la spesa e regga le borse e i pacchi ......


Ma quello che più fa venire i nervi è la reazione dell'opposizione: ogni volta si levano alti lai, grida inorridite, che si rincorrono sulle pagine dei giornali (chissà se anche i giornalisti ne sono stufi)....


Ma perché non si fanno riprendere dai media mentre si sbellicano dalle risate, quando sentono queste affermazioni, quando si ripetono queste gaffes di cui Lui non può fare a meno...

Chissà quanto si sente spiritoso mentre gli escono dalla bocca, senza aver contato almeno fino a tre prima di parlare, bocca che ogni tanto assomiglia a quella di uno squalo (avete mai visto una foto di quand'è serio?, anche quella è impressionante)....


Sicuramente non ha pensato che allo stupratore o al branco (quanto coraggio, agire in gruppo) non interessa il bel visetto ma una e solo una parte dell'anatomia della donna e ben lontana da occhi truccati e labbra sensuali.....

Questi sono i fatti, ma anche quando il coraggioso maschio, che magari con un coltello aggredisce la sua vittima e la rovina a forza di botte, viene beccato e magari confessa... beh allora gli vengono concessi gli arresti domiciliari così potrà essere confortato dalla famiglia che lo potrà convincere (credo che in qualche caso avvenga) che la colpa non era sua :" E' stata Lei a provocarti, se l'è voluto!!!"

Una soluzione?

Insegnare alle nostre figlie a non fidarsi di nessuno, lo so non è bello.

A frequentare una palestra di arti marziali e questa potrebbe essere un'idea, in modo da reagire prontamente ed in poche mosse stendere l'avversario magari sferrando un colpo ben assestato nei gioielli di famiglia!!!!!



Insolita Mammazan , vero?

Ma quante di voi la pensano come me?

Perché non siamo libere di andare dove vogliamo, non dico a notte fonda, cosa che potrebbe essere pericolosa per chiunque ama anche in ore normali come quella poveretta che è stata aggredita a due passi da casa e non certo nel cuore della notte???



Ora basta, passiamo al tema del post perché quello che pensavo l'ho tradotto in parole......

Ed ecco qui questo pane dall'aria scura e poco misteriosa poiché il titolo della ricetta ne ha svelato l'essenza.

La decorazione non è pertinente alla ricetta, ma l'ho guarnito per puro spirito estetico (non m'è venuto in mente niente di meglio) con questi dischetti di cacao che ho usato nella torta agli amaretti della ricetta precedente.


E un pane adatto alla colazione, pucciato nel latte o cosparso di burro e marmellata, la sua gloriosa fine è compito vostro, qualora lo vogliate preparare ....

Tempo di preparazione: 20' per l'impasto più il tempo di lievitazione
Costo: medio-basso
Difficoltà:**

Ingredienti
450 gr di farina 00
30 gr di cacao amaro
75 gr di zucchero di canna
10 gr di caffè liofilizzato
20 gr di lievito di birra
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di olio extravergine




Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida con l'aggiunta di 1/2 cucchiaino di zucchero, rimestare ed attendere fin quando si forza una schiumetta in superficie.

Versare nel bicchiere del robot la farina, il cacao, il pizzico di sale, lo zucchero di canna e il caffè liofilizzato e mixare quel qualche secondo fino a quando tutti gli ingredienti di sono ben mescolati.

Versare a questo punto il lievito, che si sarà ormai ben sciolto e a cui si sarà unito in precedenza un cucchiaio di olio extravergine, alla miscela e azionare il robot per circa 30'/40'.
Aggiungere quindi, a filo, dell'acqua ben calda fino a quando si sarà formata una palla ben morbida.

Estrarla dal bicchiere e lavorarla brevemente, dandole la forma di un panetto rettangolare, come appare in foto.


Qualcuna si chiederà perché ho sistemato il suddetto panetto in uno stampo foderato di carta da forno che ha conferito al pane qualche piegolina.


Era l'unico stampo da plum cake,che mi sono portata da casa mia e quindi non avevo alternative e non essendo di silicone, per non ungerlo, l'ho foderato con carta da forno ben bagnata e strizzata....


Si nota, credo che la pasta appare unta, infatti ho spalmato la superficie di burro, affinché non si formasse una crosta dura.....


E poi, siccome avevo fretta ed il forno ( in cui di solito metto lo stampo a lievitare con la sola luce di cortesia accesa era occupato, stavo cuocendo la torta) l'ho messo al calduccio sul termosifone....

L'ho quindi fatto lievitare per circa 40'/50'....

L'ho sgonfiato a pugno chiuso, l'ho rilavorato brevemente.....


Gli ho conferito di nuovo la forma rettangolare, l'ho unto nuovamente di burro e l'ho rimesso a lievitare ancora una volta sul termosifone.....

Passati altri 45' circa l'ho infornato in forno preriscaldato e ventilato a 180° per circa 30'/35'...


Estrarre quindi lo stampo dal forno, far raffreddare per una decina di minuti e quindi sformare il pane.....

Credo lo si possa congelare....qui non è rimasto nulla...